(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Domenica 21 settembre, dopo il Triduo di preparazione alla festa, si è entrati nel vivo del rito religioso con la celebrazione della S. Messa nella Parrocchiale dove riposano le reliquie del Martire San Vittorio.
La Messa è stata officiata dal Parroco Don Stefano Teisa che, accogliendo i fedeli, ha voluto ricordare, prendendo spunto dalle letture odierne, un concetto importante ovvero quello della giustizia, concetto insito nell’uomo che regola i rapporti umani e le istituzioni garantendo ordine, eguaglianza ed opportunità e, dal punto di vista della dottrina cattolica, una delle quattro virtù cardinali che costituiscono i pilastri di una vita volta al bene.
Seppur sappiamo di vivere in un mondo che spesso si rivela ingiusto, non dobbiamo dimenticare che, di questo mondo, non siamo i padroni, bensì gli amministratori: la vita, l’intelligenza, la capacità di amare, il tempo in cui viviamo, le persone che ci stanno accanto…sono doni; non ci appartengono e “vanno amministrati con giustizia”.
Proseguendo nell’accoglienza, il Parroco ha voluto dare il saluto di benvenuto all’Amministrazione Comunale con il Sindaco Cristina Ferrero e i Consiglieri, ai numerosi Sindaci dei paesi limitrofi, ai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, alle Associazioni e Sodalizi presenti, nonché alla Banda Comunale che, con la Cantoria Parrocchiale, hanno reso più solenne la festa.
Ha infine salutato la Madre Superiora delle Suore Missionarie Catechiste di Gesù Redentore che oggi è voluta essere presente alla celebrazione accompagnando la ormai “nostra” Suor Valentina che ci aiuterà nella pastorale della comunità soprattutto quella rivolta ai più giovani.
Il Parroco ha esortato tutti noi fedeli a non dare mai per scontato l’operato dei preti, delle suore, dei collaboratori parrocchiali perché in realtà è un dono da valorizzare ed apprezzare.
Durante l’omelia Don Stefano è tornato sul tema della giustizia: nella prima lettura (Amos 8,4-7) il profeta Amos, chiamato a difendere i più poveri e deboli, condanna aspramente i ricchi che opprimono gli indifesi vendendo a prezzi esorbitanti e truccando le bilance.
Nella II Lettura (1 TM 2,1-8) san Paolo ci spiega qual è la radice della generosità, carità umana: è Cristo che ha dato se stesso in riscatto per tutti. L’amore si dà anche e se, soprattutto, non è corrisposto. Don Stefano quindi ci ha invitati a riscoprire la spiritualità francescana per cui tutto è dono.
Anche il Vangelo, seppur un po’ difficile per la nostra concezione morale, in realtà ci sprona ad una profonda conversione, invitandoci a scegliere tra la schiavitù della ricchezza e il servizio a Dio.
La celebrazione si è poi conclusa con la processione con l’ostensione delle reliquie del Santo lungo le vie del paese, in un percorso un po’ decentrato: così si è reso necessario per rispettare il posizionamento delle giostre nella piazza centrale.
Poi, la benedizione finale.
Lunedì sera, come di consueto, si terrà la Messa serale alle ore 18 presso il laterale altare di San Vittorio.
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