(g.f.) – “Chi canta prega due volte” è una massima che si fa risalire a Sant’Agostino, anche se il Santo aveva scritto più precisamente che “il cantare è proprio di chi ama”.

Se è possibile celiare, vale la pena di ricordare come, con qualche concessione al pragmatismo, in tempi recenti Mons. Marco Frisina abbia chiosato: “Chi canta bene prega due volte…”, perché anche … l’orecchio vuole la sua parte!

La musica e il canto sono da sempre legati alla preghiera. Nella Bibbia si invita a cantare per ringraziare Dio e si citano numerosi strumenti musicali: corno, arpe, tamburi, cetre.

Ancora oggi la musica è una parte fondamentale delle celebrazioni della Chiesa, soprattutto della Messa.

La musica liturgica deve rendere gloria a Dio e aiutare i fedeli a entrare in dialogo con il Signore.

Infatti l’esecuzione dei canti non è riservata soltanto al coro, ma il coro ha un ruolo fondamentale perché sostiene nei canti chi è presente alla liturgia.

Domenica 20 novembre, durante la Messa solenne delle 9,30, nella domenica dedicata a Cristo Re, la cantoria felettese ha festeggiato la santa Patrona, Cecilia.

Il coro parrocchiale, da sempre si può dire, accompagna con devozione, fede e anche buona volontà la vita liturgica e parrocchiale di Feletto: solennità religiose, matrimoni, funerali, processioni e novene ma anche momenti conviviali, incontri di cori…la nostra cantoria è presente.

Dal bellissimo coro ligneo dietro l’altar maggiore, o sopra l’ingresso dove troneggia il Sontuoso organo Serassi, i cantori animano le funzioni e, come ha detto durante la S. Messa il parroco Don Stefano Teisa: “Una funzione religiosa accompagnata da un bel canto corale non lascia indifferenti, dà forza al fedele e lode a Dio”.

 

Sempre nella Santa Messa, come ogni terza domenica di novembre, si è ricordata la consacrazione della nostra chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, avvenuta nel 1750.