( gabriella franzino – edy guglielmetti ) – La buona tradizione che vede la celebrazione della festa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo da parte della comunità parrocchiale felettese e della Piccola Casa della Divina Provvidenza – Colonia è stata vissuta anche quest’anno giovedì 1 maggio 2025.
La preparazione a questa solennità si è svolta con il Triduo: lunedì 28 aprile Santa Messa officiata da Don Alexandru Rachiteanu, Viceparroco della parrocchia Cottolengo di Torino, martedì 29 da Don Raffaele Roffino Parroco di Rivarolo e mercoledì 30 da Don Mario Viano Abate di Fruttuaria.
Nel giorno della festa si è celebrata la Santa Messa solenne presieduta da S.E.R. Monsignor Daniele Salera Vescovo di Ivrea, hanno concelebrato: Don Stefano Teisa Prevosto di Feletto, Don Giovanni Morero Vicepadre del Cottolengo di Torino, Don Roberto Provera prete cottolenghino, Padre Andrea Plichero Vicario episcopale della vita consacrata, Padre Riccardo Bigi della congregazione dell’Oratorio di Ivrea; la liturgia è stata animata dalla Cantoria Parrocchiale.
Nel corso l’omelia il Vescovo ha dapprima salutato le autorità civili e militari presenti, gli Ospiti ed i Religiosi che abitano la casa e tutti i fedeli convenuti.
Ha voluto poi condividere la sua esperienza personale di servizio al Cottolengo, in particolare con la Piccola Casa di Torino dove, ad inizio del suo percorso di formazione, fu inviato per 15 giorni a vivere una esperienza di fraternità nella realtà cottolenghina.
Racconta che già allora fu colpito dalla “Pietà”, dal “Timore di Dio” e dalla “Fede” che trasparivano da tutti coloro che avevano consacrato la loro vita a Dio e che prestavano il loro servizio nella Casa.
Tant’è che, in anni successivi, volle proporre questa esperienza così formativa, ai seminaristi di Roma.
Commentando le letture proposte, il Vescovo si è soffermato sul brano degli Atti degli Apostoli (At 5,27-33) che descrive l’ideale fraterno delle prime comunità cristiane, e l’esortazione di Pietro: ”…Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri Padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati…”.
Ha letto quindi alcune citazioni riprese dal processo di canonizzazione del Santo Cottolengo che rimandano proprio alla fedeltà al primitivo Spirito della Chiesa: solo lasciando a Dio l’iniziativa nelle nostre azioni, queste realizzano la sua volontà di bene, altrimenti sono vuote ed effimere.
Il Vescovo ha sottolineato come le parole del Santo siano molto attuali per i nostri tempi, per noi abituati a fare da soli, a responsabilizzarci troppo anche rispetto alle “cose di Dio”, senza far trasparire dalle nostre azioni l’agire di Dio c’è il rischio di togliere vitalità e futuro.
A questo proposito ha ricordato come il Santo Cottolengo esortasse al servizio, alla preghiera, alla frequenza ai sacramenti in particolare alla Comunione e Confessione.
Monsignor Salera ha anche citato Santa Teresa d’Avila che ammoniva i cristiani che sono a rischio quando vivono il loro Battesimo con le sole proprie forze e non si affidano al Signore ed alla preghiera.
La celebrazione eucaristica si è conclusa con la processione che, come ha sottolineato il Vescovo, è metafora della vita cristiana, è cammino…
La reliquia e la riproduzione del Santo hanno sfilato, sotto un caldo sole di maggio, per le vie del paese ricordandoci che i Santi sono i nostri maestri e ci suggeriscono di affidarci alla Divina Provvidenza.
Dopo la benedizione con l’ostensione della reliquia, gli Ospiti e i Fratelli cottolenghini hanno invitato tutti al rinfresco nell’ampio cortile della struttura.
A coronamento di questi eventi, oggi, venerdì 2 maggio, alle ore 18 saraà celebrata la Santa Messa presso la Piccola Casa di Feletto, in occasione del decimo anniversario di beatificazione di Fratel Luigi Bordino, religioso cottolenghino.