Il 12 gennaio 2023 verrà ricordato nella storia come il 2° giorno dall’annuncio della libera commercializzazione della polvere di grilli per uso umano. Per la verità, lo sarà a tutti gli effetti a partire dal prossimo martedì 24 gennaio, quando gli scaffali dei market saranno verosimilmente invasi dalla polvere di grilli, magari poco attraente, ma – assicurano gli esperti – estremamente proteica.
Una réclame dà suggerimenti d’impiego per le ricette, magnificando che “100 grammi di polvere di grillo contengono un buon 60% di proteine perfettamente equilibrate con la fibra alimentare, grassi monoinsaturi, vitamine, microelementi”. Intanto l’azienda produttrice esordisce vantandosi di essiccare e macinare “i grilli di misura standard perché sono i più gustosi” (quale che sia la misura standard del grillo confesso di non conoscerla). La loro farina è “preparata solo dai grilli attentamente selezionati”.
Viene poi spiegato che “prima dell’essiccatura, i grilli vengono attentamente lavati, trattati termicamente ed essiccati lentamente per mantenere tutte le loro proprietà nutritive”.
Oltre a presagire nuove figure professionali (il lavatore e il selezionatore di grilli, per esempio), viene spiegato che “la polvere di insetto è una proteina naturale che darà una svolta ai vostri piatti monotoni, con l’aggiunta di tutte le vitamine essenziali e i microelementi necessari al vostro organismo”. Per quanto riguarda la monotonia dei nostri piatti, evidentemente chi lo scrive è uno che è vissuto rinchiuso a minestrina e hamburger negli ultimi trent’anni.
Comunque il copywriter vira poi sul dotto e scientifico linguaggio: “La farina di grillo è uno dei pochi prodotti che possiede equilibrio delle fibre nutrizionali, proteine di origine animale e i grassi monoinsaturi”.
Ancora scettici? Se siete così ottusi, gretti e reazionari come me, non preoccupatevi, perché “non sapete come utilizzare la farina di grillo nelle vostre ricette? Grazie alle loro proprietà organolettiche delicate e alla croccantezza, i grilli possono essere utilizzati per la preparazione di frullati di frutta o verdura”.
Anche per i dolci fioccano le proposte: “mettete qualche cucchiaio di farina di grillo nell’impasto di torte o crepes” Non potete mangiare dolci? Nessun problema, andiamo al paragrafo frittate: “Aggiungete un cucchiaio di polvere di grillo all’impasto della frittata, assieme a delle spezie… pesto e/o salse spalmabili? Arricchiteli di sapore con la farina essiccata”. E infine: “Usate semplicemente la vostra fantasia e sperimentate nuove ricette e combinazioni. Uno o due cucchiai di farina di grillo arricchiranno anche l’alimentazione dei vostri animali domestici. La polvere di grillo farà felici anche i pesci del vostro acquario”.
Mentre scrivo di tanto in tanto osservo la Penny-cane, rigorosamente sdraiata sul suo divano preferito. Diabolicamente, per un attimo mi sfiora l’idea di sperimentare su di lei la mirabolante trovata, somministrandogli la farina di grilli nella sua prediletta pastasciutta. Poiché capisce tutto (ovviamente le manca solo la parola!), d’un tratto mi fissa… ma non con i soliti occhi dolci, languidi e accondiscendenti che di solito mi fa. Si tratta di uno sguardo più profondo, ancestrale e inquietante: alza leggermente il labbro scoprendo i denti e alzando le orecchie lupesche. Per quanto sia una piacevole cagnolina, di fronte a certi miei pensieri ho l’impressione che mi osservi come fossi null’altro che un considerevole ammasso proteico.