Due Comuni piemontesi lo scorso sabato hanno ottenuto altrettante medaglie d’argento all’Entente Florale europeo, il “campionato” continentale dei Comuni Fioriti, disputatosi a Tullamore, in Irlanda. Uno è l’alessandrino Cabella Ligure, l’altro è Ingria, il minuscolo centro della Valle Soana.

Un grande successo per le due comunità, quella ingriese era rappresentata in Irlanda dal primo cittadino Igor De Santis.

A guidare i due piccoli centri nell’impegno degli ultimi mesi e alla premiazione del concorso europeo è stato Renzo Marconi, presidente di Asproflor, Associazione dei Produttori florovivaisti, che ogni anno organizza il concorso nazionale e porta in Europa e nel mondo i migliori Comuni fioriti italiani.

Grandissimo l’impegno di Ingria, che aveva ricevuto la visita della giuria internazionale a luglio, dopo settimane di lavoro con i propri cittadini per rendere più fiorito, bello, accogliente il paese. “Per dare a Ingria un volto nuovo, una totale rigenerazione, un nuovo benessere percepito da tutti, residenti e turisti”, commenta Marconi.

“Cabella e Ingria dimostrano che i piccoli Comuni sono luoghi dove si fanno crescere le migliori esperienze legate alla vivibilità, al benessere, all’integrità e alla bellezza dei luoghi – sostiene Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (l’Unione dei Comuni montani) -. Ringrazio Renzo Marconi, il presidente di Asproflor, i vicepresidenti Sergio Ferraro e Franco Colombano e tutto il direttivo, perché stimolano ogni anno più Comuni a iscriversi al concorso e le Amministrazioni ad adoperarsi per i loro paesi. Uncem è orgogliosa di poter dare il proprio patrocinio all’iniziativa, al concorso nazionale dei Comuni Fioriti e poi all’impegno europeo e mondiale dei migliori. Le due medaglie d’argento di sabato dimostrano la vitalità e il dinamismo dei piccoli enti locali”.

Ora si aspetta il risultato di Pomaretto, unico candidato italiano al mondiale, il concorso Communities in Bloom. Poi, il 10 e 11 novembre a Bologna, ci sarà la premiazione nazionale dei Comuni Fioriti. “Ingria e Cabella – conclude Bussone – hanno dimostrato che i più piccoli possono fare grandi cose, portare a casa dall’Irlanda grandi risultati, prestigiosi e contagiosi, per le intere comunità e per tutta la montagna italiana che loro hanno efficacemente rappresentato”.