Sono 5.414 i profughi ucraini accolti attualmente in Piemonte, è la fotografia di una situazione dinamica che vede affiancarsi al flusso di persone in arrivo sul territorio regionale quelle che, dopo un momento di prima accoglienza, proseguono dal Piemonte verso altre destinazioni.

Di questi 4.508 sono ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 493 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 413 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture.

A livello territoriale, la quota principale di rifugiati risulta ad oggi in provincia di Novara, dove è insediata la percentuale più alta della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte. In particolare, nel Novarese risultano attualmente ospitate 1.281 persone. 1.102 risultano invece nel territorio del Torinese.

Nel Verbano Cusio Ossola le persone presenti risultano 975, nel Cuneese 738, in provincia di Alessandria 498, nella provincia di Biella 293, nel Vercellese 284 e in provincia di Asti 243.

Tra i profughi arrivati in Piemonte ci sono anche 50 bambini con 15 mamme portati dalla Fondazione AIEF per l’Infanzia e l’adolescenza. La missione è stata supportata da Fondazione Lavazza, Fondazione Magnetto, Banca Patrimoni Sella e Pier Luigi Loro Piana. Con il supporto della Protezione Civile della Regione sono accolti presso Cascina Torta a Torino.

La mappa dell’accoglienza è stato uno dei temi della riunione di mercoledì del coordinamento regionale per l’emergenza profughi dove è stato fatto anche il punto sulle famiglie piemontesi che hanno manifestato attraverso i canali della Regione Piemonte la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini, sono 4.617 in totale (a livello territoriale 3.084 sono nel Torinese, 404 nel Cuneese, 320 nell’Alessandrino, 226 nell’Astigiano, 187 nel Biellese, 154 nel Novarese, 130 nel Vercellese e 112 nel Verbano Cusio Ossola).

Sono oltre 250 (con un picco di 103 nella sola giornata di lunedì) le chiamate al call center regionale 011.4326700, al quale otto operatori di madrelingua ucraina rispondono dalle 8 alle 20 (dal lunedì al sabato) alle richieste di informazioni e approfondimenti da parte dei profughi e delle famiglie che li accolgono. Il servizio è realizzato grazie alla collaborazione tra Protezione Civile, Consolato Onorario di Ucraina a Torino e la Onlus Danish Refugee Council Italia.