(Graziella Cortese)

Dopo il seguito di “Top Gun”, “Maverick” (che ha raggiunto il primo posto delle classifiche al botteghino già nelle due anteprime), siamo nuovamente in volo. Ma il quadro è molto differente: questa volta la storia è ambientata sui voli di linea a basso costo, pronti per condurre i turisti più esigenti nelle svariate località di villeggiatura.

Ed è la storia di Cassandre, giovane assistente di volo che vive perennemente sugli aerei all’insegna della precarietà, così come molti giovani trentenni della sua generazione: tutta la sua vita è precaria, i suoi affetti, il rapporto con la famiglia, il lavoro, le speranze per il futuro.

Un giorno però la ragazza perde il volo previsto e si trova a dover rimanere ferma in un luogo a lungo, come non le era mai capitato negli ultimi anni; questo imprevisto la mette di fronte alla realtà che non aveva mai davvero affrontato e il mondo che non l’aveva molto interessata prima (in originale il titolo è “Rien à fouttre”, non me ne importa niente) comincia a chiederle il conto.
I registi Julie Lecoustre e Emmanuel Marre sono molto giovani anch’essi e si trovano qui alla loro prima esperienza con un lungometraggio: il soggetto, come hanno raccontato, è nato osservando una hostess che lavorava sul volo Bruxelles-Barcellona, era in attesa della partenza e sembrava smarrita e disperata, ma pochi secondi dopo poteva già indossare la sua maschera sorridente e accudire i passeggeri in modo automatico e impeccabile. Gli autori hanno così voluto analizzare una solitudine di tipo molto moderno, alienante e carica di disagio.

L’attrice Adéle Exarchopoulos è molto brava, indossa la sua uniforme come un’armatura ed è perfetta per un ritratto generazionale dalle tinte ambigue. Cassandre sembra immune da qualsiasi emozione vera, ma alla fine è costretta a chiedersi se c’è vita sulla terra…

GENERAZIONE LOW COST
di Julie Lecoustre e Emmanuel Marre
paese: Belgio, Francia 2021
genere: commedia drammatica
interpreti: Adéle Exarchopoulos, Alexandre Perrier, Mara Taquin, Jonathon Sawdon, Arthur Egloff
durata: 1 ora e 50 minuti
giudizio: interessante-bello