(† Edoardo, vescovo)

Nell’augurare buon anno scolastico a docenti ed alunni, mi rifaccio ad un recente articolo del professor Giovanni Fighera che presenta il film vincitore di quattro Oscar “A beautiful mind” (2001, regista Ron Howard), spesso proposto nelle scuole per affrontare temi scientifici o per incontrare l’affascinante storia del matematico John Nash (1928-2015).

In realtà, la pellicola – scrive Fighera – permette di affrontare tanti temi di natura diversa: tra essi l’importanza dell’affettività per un corretto rapporto con la realtà; i differenti metodi che portano alla conoscenza: anche quello della certezza morale.

Divenuto docente a Princeton, John Nash fu insignito nel 1994 del Premio Nobel per l’economia. La sua vita, segnata da schizofrenia si concluse il 23 maggio 2015. Il film si basa sulla biografia scritta da Sylvia Nasar, uscita in Italia col titolo “Il genio dei numeri. Storia di J. F. N. matematico e folle”. Due i temi centrali: ogni uomo cresce in un rapporto con la realtà e con gli altri; l’uomo e la certezza morale.

Primo tema: nel film il protagonista per tanti anni vive isolato, senza rapporti, ma si rende conto dell’errore quando, in maniera inaspettata, la realtà lo sorprende: una bella e brillante studentessa risolve il problema che richiedeva mesi di lavoro e lo invita fuori a cena. Tra i due nasce l’amore (Alicia diventerà sua moglie) e John Nash comprende che per raggiungere la verità non basta essere dotati di una particolare intelligenza o capaci di un particolare sforzo.

La verità è qualcosa che si trova sul cammino. Ma per vederla bisogna fare attenzione; bisogna farne esperienza partendo dal proprio io in azione nella vita quotidiana.

Secondo tema. Ci sono diversi metodi di conoscenza: non solo il metodo scientifico (raccolta di dati empirici, analisi, formulazione di teorie che devono essere dimostrate e sottoposte a verifica) e quello logico (ripercorrere tutti i passaggi in maniera coerente in modo tale che, date premesse veritiere, si possa giungere a conclusioni inoppugnabili).

La certezza morale nasce dalla condivisione e da un’attenzione alla vita dell’altro e dalla capacità di cogliere se ci siano ragioni adeguate per fidarsi dell’altro.

Buon anno scolastico!

 

(nella foto, l’appello delle 8 al Liceo Botta di Ivrea)