Ci sono due anniversari da ricordare oggi giovedì 1° febbraio. In questo giorno del 1945 venne varato il Decreto Legislativo Luogotenenziale che diede il voto alle donne, voluto da Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti e fu così che per la prima volta nella storia d’Italia le donne ottennero il diritto di votare, anche se la strada per loro è ancora lunga parecchio.

L’altro anniversario riguarda la Rai, che il 1° febbraio 1977 iniziava ufficialmente le trasmissioni a colori dopo la sperimentazione partita nel 1972. Tappe femminili tutte: l’inizio delle trasmissioni del 1954 con l’annunciatrice Fulvia Colombo, Rosanna Vaudetti nel 1972 prima annunciatrice a colori. Nicoletta Orsomando alle 19.20 sulla Rete Uno e Rosanna Vaudetti alle 19.10 sulla Rete Due, inaugurarono l’inizio della regolare programmazione televisiva a colori perché prima di allora era consentita per sole 42 ore settimanali, 6 al giorno, 3 per ognuna delle due reti. Era finita la televisione del bianco e nero, quella che faceva sognare perché era chiaro che il mondo della Tv non fosse così. Era come vedere una litografia ottocentesca.

Chi non ricorda le litografie che corredavano i romanzi di Verne o di Salgari? Come quelle immagini ottocentesche guidavano pedagogicamente alla lettura, anche l’impostazione dei programmi era più pedagogica, guidava lo spettatore. “Con l’avvento del colore ci siamo inoltrati nella realtà”, ricordava in una vecchia intervista Rosanna Vaudetti: “La gente vedeva le cose com’erano davvero e ha cominciato a pensare: perché non posso esserci anche io nella Tv? Le persone vere sono diventate i protagonisti, anche nei quiz, oltre ai conduttori, erano i personaggi a lasciare il segno e andando avanti con gli anni si è arrivati alla televisione che ha al centro le persone comuni, i reality”.

Mentre pensavo a queste cose ieri mattina ho sbagliato strada entrando in città al lavoro. Mi sono confuso è ho preso la tangenziale uscendo in via Torino anziché al parcheggio del campo sportivo.

Complimenti! Mi sono volato ben due uscite! Ripresa la rotonda nel traffico infernale delle 7,45 sono tornato indietro e però ho di nuovo sbagliato uscita e sono finito al Tribunale.

Penosamente sono tornato in direzione di Aosta e finalmente sono arrivato al parcheggio del campo sportivo, che però è più vicino al cimitero. Ecco come sentirsi il vero protagonista di questo mio “reality” mattutino.