La cosa più incredibile di questo film non è tanto il simpatico protagonista pinguino, quanto il fatto che si tratti di una storia vera. Tom Michell, insegnante britannico, ha scritto le sue memorie nel 2015 narrando le esperienze nelle scuole inglesi e poi del trasferimento in Argentina, in un collegio maschile negli anni ’70.

Nel lungo percorso che l’aveva portato in giro nell’America del Sud, si era imbattuto in Uruguay, sulla spiaggia di Punta dell’Este, in un folto gruppo di pinguini, morti perchè sommersi dal petrolio. È un’immagine purtroppo vista spesso, a causa dei disastri ambientali che abbiamo imparato a conoscere.

Mentre camminava sulla spiaggia Michell aveva notato un pinguino che si muoveva, ancora vivo, decidendo di salvarlo e portarlo a casa. Lo aveva ripulito alla perfezione e gli aveva dato da mangiare… e il pinguino non lo abbandonò più, seguendolo ovunque, a casa e sul lavoro, a scuola.

Nel film la storia racconta proprio queste avventure, in un’Argentina post colpo di Stato del ‘76, quello che aveva rovesciato il governo di Isabel Peròn instaurando la dittatura militare del generale Videla. Michell, il protagonista, arriva al St. George College, prestigioso istituto argentino dove cerca di avere una cattedra per insegnare inglese e realizzare il sogno di allenare una squadra di rugby. Ma gli studenti sono difficili e il suo ruolo è più complesso di quanto si aspettasse; per fortuna il suo pinguino, che nel frattempo aveva chiamato Juan Salvador, lo aiuterà a calmare i dissidi e ritrovare l’ambita serenità.

Il regista Cattaneo, oltre alle evidenti origini italiane, possiede una personalità versatile: lo dimostrano i film di diverso genere diretti: da “Full Monty” (che ha avuto grande successo internazionale) a “Opal dream”, storia drammatica nell’Australia rurale.

Il professore e il pinguino

di Peter Cattaneo
paese: Spagna, Gran Bretagna 2024
genere: commedia drammatica
interpreti: Steve Coogan, Jonathan Pryce, Vivian El Jaber, Biörn Gustafsson, David Herrero
durata: 1 ora e 50 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, per dibattiti