L’intervento era andato bene. I chirurghi avevano trovato un tumore ben isolato, senza metastasi, né contaminazione nei linfonodi satelliti. L’oncologo era soddisfatto e lui aveva ripreso vigore e ritrovato il sorriso.
Sarebbe ritornato alla sua vita di prima: il corpo estraneo che si era insediato nella parete del suo intestino era stato eliminato. Aveva perso peso, ma l’appetito era ritornato e aveva ripreso le camminate nei boschi che tanto gli piacevano. Poteva ritornare al lavoro.
Ma l’oncologo gli proponeva un ciclo di chemioterapia, cosiddetta adiuvante. Occorreva eliminare eventuali cellule tumorali residue e ridurre le possibilità di recidiva!
Ora doveva decidere. Il medico aspettava una risposta, perché la decisione era unicamente sua. La testa era confusa: aveva sperato di essere arrivato alla fine, ma non era così. Aveva girato lo sguardo verso la moglie: anche lei aveva chinato la testa.

“Dottore non so cosa fare, non riesco a decidere di andare avanti. Ero convinto che fosse finita! Mi aiuti lei!” Il medico aveva ripetuto che era una decisione tutta sua e che si conoscevano poco per poterlo aiutare. Senza farlo finire, aveva iniziato a raccontare della sua vita, dell’innamoramento per la moglie tanti anni prima, della sua passione, sin da adolescente, per la caccia, del lavoro che lo aveva portato in quella città. Poi era arrivata la gravidanza tardiva, quando pensavano di non poter aver figli e la casa si era riempita, improvvisamente, di pianti, ma soprattutto di gioia.
“Potrebbe fare questa terapia per sua figlia: avrebbe molte più probabilità di vederla crescere e di conoscere i nipotini”.
Curarsi per la sua bimba di sette anni! Perché non ci aveva pensato? Ora era tutto chiaro. Era pronto a un lungo e fastidioso ciclo, per lei.

Si trovò come Dante, in compagnia di Virgilio, all’inizio del suo viaggio infernale “e io sol uno. m’apparecchiava a sostener la guerra”. Solo, perché la decisione era tutta sua, ma in compagnia.
Nella vita, ogni giorno, abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a guardare e, soprattutto, a vedere. Senza una compagnia non possiamo esercitare bene la nostra volontà e la nostra libertà.
“Non è vero che uno più uno fa due; ma uno più uno fa duemila volte uno!” (G K Chesterton)

Filippo Ciantia