(gmd) – E’ stata una bellissima esperienza, quella di ieri, 6 giugno ad Ingria, dedicata ad un evento che, proprio in questi giorni, in cui si è appena celebrato il centenario dalla nascita di Don Lorenzo Milani, suona particolarmente evocativo.

Iniziativa concepita, infatti, per porre al centro della memoria le “piccole Scuole di montagna”, ma soprattutto i loro piccoli fruitori di ieri, grazie alla ricerca ed all’impegno di quelli di oggi, gli scolari che vivono nelle Valli Orco e Soana.

Una giornata di scuola all’aperto, in un paese in cui la scuola ha chiuso i battenti molto tempo fa sono ritornati gli alunni per partecipare a due laboratori, uno sulle testimonianze della devozione (chiese, cappellette votive) e l’altro dedicato alla floricoltura. Per gli alunni delle scuole primarie di Ronco, Frassinetto e Ceresole è stata anche un’occasione per imparare ad osservare l’architettura e le caratteristiche del paesaggio e per conoscere come erano le scuole di montagna di una volta.

L’iniziativa, che ha visto la collaborazione di molti Enti locali, dall’Unione Montana al Comune di Ingria, nasce dall’impulso e dalla capacità progettuale della benemerita associazione culturale “Effepi – Associazione si Studi e Ricerche Francoprovenzali”, che da alcuni lustri è ormai il punto di riferimento per coniugare … al futuro la memoria, la storia e la tradizione di un quadrante montano che può essere tutelato solo in quanto reso ancora attuale e dinamico, soprattutto per attività culturali e turistiche non chè, soprattutto, di formazione.

Insieme ad Effepi, merita senz’altro richiamare l’accurato lavoro preparato dal “Laboratorio del Saper Fare” di Frassinetto, che ha costituito il filo conduttore della giornata.

Ieri la conclusione del 40.mo Concorso “Effepi” sulla cultura delle Valli francoprovenzali.

I bambini si sono ritrovati nel Salone parrocchiale, alle ore 10, per poi recarsi a visitare un pilone votivo, elemento così caratteristi della devozione popolare e comune in particolare alla cifra culturale della montagna.

Una visita alla Chiesa parrocchiale, dove è risuonata la preghiera dell’Ave Maria, recitata con sincero affetto per la Madre di Dio, alla quale, forse i bambini meglio di altri intuiscono ci si possa affidare con fiducia, proprio come ci si affida ad una Madre.

Poi, tutti insieme, si sono recati presso i nuovi locali del Comune, realizzati nello stabile che un tempo ospitava proprio la Scuola, che il Parroco ha benedetto.

E’ stata poi la volta di un’attività pratica tanto attesa: quella di simpatici esperimenti di giardinaggio, che hanno visto gli scolari all’opera.

La mattinata si è conclusa alla Pro Loco, dove si è condiviso il pranzo preparato grazie all’impegno del Presidente Luciano Giacone e dei Volontari.

Insomma, non soltanto un’occasione di incontro, ma di crescita nella consapevolezza delle tante storie di persone che hanno concorso, nei decenni, a fare la storia di un popolo e delle sue vallate.

Più che motivata, dunque, la soddisfazione espressa dal Sindaco di Ingria, Igor De Santis e i consiglieri comunali e dal Parroco don Gian Paolo Bretti.