Mercoledì scorso, si chiudeva all’età di 79 anni anche il viaggio terreno di Roberto Damilano, antico collaboratore del Risveglio Popolare (così come della Sentinella del Canavese), che negli ultimi mesi – pur fiaccato da importanti patologie – aveva ripreso a scrivere per la nostra testata.

Le esequie si sono svolte venerdì nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo.

Amava raccontare di personaggi del territorio, sia di oggi che di ieri, e si appassionava moltissimo alle vicende amministrative e ai vari problemi della sua città, in particolare di quella porzione di essa – via Casale, ovvero quel lembo di territorio tra i quartieri San Lorenzo e San Giovanni – in cui risiedeva, e che gli pareva troppo spesso dimenticata dalle amministrazioni che si sono susseguite.

Ma le sue grandi passioni erano soprattutto gli animali – ha collaborato con il rifugio per cani di Chiaverano, il canile di Andrate e quello di Caluso, e curato una serie di colonie feline, e si è sempre speso per denunciare il maltrattamento dei nostri amici a quattro zampe – e la storia, in particolare quella locale.

Socio di lunga data della Sasac, poi trasformatasi in Asac, ha sempre contribuito con i propri scritti alla redazione del Bollettino della Società; oltre a ciò ha pubblicato diversi libri dedicati a personaggi quali i generali Pavetti o Perrone di San Martino e, soprattutto, l’archeologo Luigi Palma di Cesnola.

Il Risveglio Popolare è vicino, in questa dolorosa circostanza, alla moglie Anna e ai parenti del caro Roberto.

Redazione Web