La petizione nazionale lanciata da Coldiretti per chiedere al Governo una norma contro il cibo sintetico ha raccolto molti consensi anche a Torino e provincia.

Sono quasi 11mila le firme raccolte nel Torinese tra i clienti dei mercati contadini di Campagna Amica, agricoltori, cittadini intercettati dai banchetti organizzati in occasione di eventi pubblici e fiere.

Hanno firmato anche 130 amministratori locali insieme ai vescovi di Ivrea e Pinerolo.

Inoltre, sono 45 i Comuni che hanno approvato delibere di sostegno a dell’iniziativa legislativa che ha vietato, in tutto il territorio nazionale, la vendita del cibo replicato in reattori.

La scelta del Governo di varare un provvedimento che vieti i cibi sintetici su tutto il territorio nazionale – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Ciciè sicuramente una vittoria di Coldiretti che, andando contro le fake news che da 10 anni ci vogliono fare credere che questi pseudo-cibi siano necessari per salvare il Pianeta ha avviato una capillare campagna di informazione e mobilitazione fornendo un altro punto di vista all’opinione pubblica”.

Coldiretti ha condotto una battaglia per ribadire il diritto di tutti a poter accedere al cibo naturale prodotto attraverso le pratiche dell’agricoltura e dell’allevamento.

La nostra non è una posizione corporativa – dicono a Coldiretti –, non difendiamo solo gli interessi di una categoria. Quando difendiamo l’agricoltura difendiamo i consumatori che, per noi, sono tutti uguali perché siamo noi stessi cittadini che mangiano tutti i giorni e che cercano la salute nel cibo. Le nostre aziende agricole lavorano per tutti. Chi vuole produrre cibo sintetico vuole chiudere con la storia millenaria del legame Uomo-terra. La ricerca e gli investimenti devono essere indirizzati verso l’agricoltura e l’allevamento sostenibili, come la diffusione delle centrali energetiche a biogas che producono energia eliminando il problema dei gas serra emessi dagli animali; o come l’utilizzo plurimo delle acque, le nuove tecnologie di irrigazione e le nuove tecniche di contrasto alle malattie e ai nuovi parassiti”.

L’invito di Coldiretti è di aiutare a produrre cibo in modo sempre più sostenibile e con una sempre maggiore qualità, rendendolo più accessibile a tutti, buono e naturale.

Redazione Web