Ancora calcinacci staccatisi dal “terzo ponte”, domenica 4 giugno: in via Dora Baltea, dove ancora si vedono i resti del piccolo crollo, i residenti hanno chiamato immediatamente i vigili del fuoco.

L’area è stata messa in sicurezza e i tecnici dell’Anas hanno effettuato un accurato sopralluogo per verificare i danni.

La diagnosi è stata presto fatta: da due piloni vicini si è avuto un distacco di cemento, provocato da infiltrazioni d’acqua nella struttura esterna.

Il “terzo ponte” è una struttura ormai “anziana”, risalendo al 1972, e a più riprese è stato oggetto delle preoccupazioni dei cittadini e dei politici locali per lo stato in cui versa: il degrado della struttura è ben visibile, ma una serie di monitoraggi (l’ultimo risale al 2019) condotti sul viadotto sono sempre giunti alla conclusione che tale situazione non ha finora inciso sulla staticità della struttura, da considerare al momento intatta.

Anche il sopralluogo effettuato dai tecnici Anas nei giorni scorsi ha ribadito che non ci sono rischi per la solidità del ponte: ma si è comunque deciso di intervenire con celerità per evitare ulteriori distacchi – i calcinacci sono comunque un pericolo per i veicoli che transitano sotto il viadotto –; si procederà dunque al rifacimento dei giunti di dilatazione, all’adeguamento del sistema di smaltimento acque e alla posa di nuovo calcestruzzo, in sostituzione di quello eroso.

Redazione Web