Mettere insieme tutti gli eventi del nostro territorio in un palinsesto che aiuti a farli conoscere e, idealmente, a evitare sovrapposizioni?

Confindustria Canavese ci riprova, con qualche differenza rispetto al passato, quando ci si era limitati a elencare su un calendario i vari appuntamenti a beneficio di chi volesse saperne di più e magari parteciparvi.

L’incontro svoltosi lunedì 30 gennaio nei locali di Confindustria Canavese ad Ivrea apre la strada ad un nuovo tentativo, questa volta con l’intento non solo di fare la lista degli eventi ma di diventare il fulcro della pubblicizzazione oltre “confine”, oltre il Canavese e al di fuori della regione.

Per ora il progetto potrebbe chiamarsi “Sport outdoor in Canavese”, definizione non ufficiale ma utile a far capire che tutti gli operatori dello sport, della cultura, del turismo, dell’enogastronomia ma anche le amministrazioni comunali, gli Enti, le Pro Loco e le attività di volontariato sono invitati a compilare il file Excel disponibile in cloud (https://docs. google.com/spreadsheets/d/1u N V – C j K q a j m T X L x S K Q A5EG2YWxfF5gJiVpxqHgnC1 bg/edit?usp=sharing) e creato appositamente lo scorso anno per aiutare gli operatori affinché possano condividere i propri contatti, segnalare le iniziative 2023 in programma e gli eventuali post, video e altri materiali pubblicati, affinché siano condivisi con tutta la Community delle Associazioni, Enti e Aziende del Canavese.

Nello specifico, largo quindi agli eventi sportivi all’aperto concentrati nei mesi di maggio e giugno per farli conoscere e per tentare di aumentare non solo la partecipazione ma anche le ricadute economiche.

Cosa che non dispiace a Confindustria Canavese e neppure agli operatori del settore turistico.

Una ventina di partecipanti dal vivo e altrettanti in streaming hanno animato l’incontro di lunedì facendo trasparire un territorio già di per sé ricco di iniziative, forse troppo confinate e oggi bisognose di un nuovo modo di essere conosciute: un nuovo modo per gli enti promotori di collaborare tra loro, un nuovo modo di impattare sui turisti ma anche su se stessi per passare da una situazione di concorrenza ad una di sinergia, guardandosi anche a vicenda per imparare, per migliorarsi.

Confindustria Canavese ha sentito l’esigenza, espressa da più parti, di fare rete per valorizzare e per comunicare meglio, soprattutto all’indomani della primavera 2023, quando la vetrina della “Capitale del Libro” sarà un ricordo e si saranno spenti i riflettori sul Carnevale storico.

Da parte nostra non c’è intenzione di organizzare qualcosa – hanno ribadito Gaetano Ditondo, presidente del gruppo turismo e sport di Confindustria Canavese e Gianfranco Franciscono che di quel gruppo è segretario – quanto piuttosto condividere la comunicazione, mettere in circolo idee, creare dialogo, coordinare”.

L’idea originaria di Ditonto e Franciscono era quella di identificare e selezionare un week end primaverile con una concentrazione massima di eventi sportivi: una montagna di iniziative da mettere tutte e subito sul piatto degli amanti dell’aria aperta, a significare che il territorio ha tanto da dire e che partecipare potrebbe essere anche una bella cosa.

Alla fine dal week end si è arrivati ai due mesi (maggio e giugno, appunto), con il vantaggio che le iniziative sportive outdoor da proporre saranno molto più numerose pur a fronte del rischio che l’effetto sul pubblico sia più diluito e con esso le ricadute economiche e di partecipazione.

Se i due mesi pre-estivi saranno focalizzati sullo sport, chi fa cultura, enogastronomia e quant’altro non vorrà sentirsi da meno e sarà interessante vedere chi e quanti si metteranno in lista da qui a dopo carnevale al link predisposto sul sito di cui abbiamo fatto cenno poco sopra.

Da qui a dopo carnevale, infatti, è il tempo dato per raccogliere le iniziative e avere poi il tempo di programmare una pubblicità di successo.

La partenza della tappa del Giro d’Italia da Borgofranco d’Ivrea (19 maggio) dovrebbe sancire la partenza anche di questa nuova esperienza per dire oltre confine che il Canavese ha ancora tanto da mostrare e tanto da raccontare.

c.m.z

Redazione Web