(elisa moro) – L’ improvviso temporale estivo di lunedì 14 agosto non ha frenato la partecipazione all’ “Elevazione Musicale in onore di Maria Assunta”, un concerto, dell’Orchestra d’archi “Yporegia”, tenutosi in Cattedrale, alle 21, a conclusione del Corso “Suzuki Repertoire & Baroque Musik”, che ha visto i giovani musicisti impegnati in intense giornate preparatorie, dall’11 agosto

fino al 15, con i Vespri e la Santa Messa pontificale – clicca qui per rivedere il servizio – .

Ad introdurre la serata, dopo i ringraziamenti a Mons. Edoardo Cerrato, lo stesso direttore, il Maestro Antonio Mosca – come si può vedere nel video – che ha voluto spiegare qualche dettaglio del metodo di apprendimento musicale “Suzuki”, calandolo però anche nel contesto locale, canavesano, attraverso lo studio delle campane.

Proprio a Cascinette ha vissuto, fino al 2018, il famoso Silvano Sbizzera, conosciuto come “campanaro”, noto per la sua tecnica raffinata e profondo conoscitore del grande patrimonio del canavese, che aveva appreso sin da bambino.

Il Maestro Mosca, per omaggiare questa figura, ha ideato delle cassettine portatili, contenenti delle piccole campane, nella tonalità di Do maggiore, che consentono l’esecuzione di quasi tutti i brani del primo volume Suzuki di violino, viola, violoncello e contrabbasso.

I giovanissimi Dante, Maddalena e Martina si sono così immersi in questa intensa avventura, proponendo lo stesso brano sia per campane, sia per strumenti ad arco.

Per far risaltare maggiormente i giovani talenti, un excursus di brani solistici; – nel video si possono vedere e ascoltare diversi passaggi – i ragazzi si sono cimentati in diverse esecuzioni, assai complessw, di Gabrielli, Benedetto Marcello, Fiocco, Eccles, Sammartini, regalando un’autentica atmosfera barocca ai presenti, accentuata dalla presenza del clavicembalo, suonato dal Maestro Alessandro Veneri, ma anche da alcuni strumenti “rari”, come il bassetto da processione, suonato da Claudia Vassia, o il violoncello barocco, nell’esecuzione di Daniele Bovo.

Questi i nomi dei musicisti che si sono esibiti: Claudia Vassia, Martino Scalamonti, Giovanni Pozzo, Giacomo Pozzo, Luigi Vassia, Chiara Bosna, Arianna Abate, Clelia Saffirio, Daniele Bovo, Elena Berti, Pietro Bosna.

Il gran finale con l’Orchestra d’archi “Yporegia” della Cappella musicale della Cattedrale di Ivrea, formata da trenta musicisti, diretti da Antonio e Liana Mosca e supportati al clavicembalo e organo da Alessandro Veneri.

Una realtà collaudata e stimata quella dell’Orchestra, anche in campo liturgico, dove i giovani musici accompagnano in varie occasioni – Assunta, Pentecoste, Epifania, Immacolata – la Schola Cantorum della Cattedrale, nelle solenni celebrazioni presiedute dal Vescovo.

Haendel, Vivaldi, Telemann: nella solennità in cui Maria sale al Cielo, un crescendo di bellezza, uno squarcio di luce verso il cielo; davvero la musica diventa capace, citando Papa Benedetto XVI, di “elevare la mente e il cuore a Dio”.

“Lo strumento musicale ti accompagna per tutta la vita”: citando le parole che spesso ripete il Maestro Mosca, l’augurio, rivolto ai giovani musicisti, è dunque quello che proseguano in questo cammino di crescita artistica e soprattutto umana, diventando capaci di cogliere le “sfumature più intime del genio umano, in cui si riflette qualcosa della Bellezza senza confronti del Creatore dell’universo” (Benedetto XVI, 21/04/2006).