Doppio appuntamento, al Teatro “Giacosa”.

Venerdì 3 febbraio alle 20,45, si è tenuto un evento particolare: “Si può andare d’accordo senza esserlo”.

A confrontarsi, sul palco, Enzo Bianchi e Piergiorgio Odifreddi.

Enzo Bianchi, fondatore e priore della comunità monastica di Bose, in cui è rimasto fino al 2019: un’esistenza dedicata al dialogo fra cristiani e al confronto e alla comprensione con tutte le altre confessioni.

Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico, accademico, saggista e storico della scienza.

Attivo nella divulgazione scientifica, ateo convintissimo, spesso etichettato come anticleriacale.

I due, anziché cedere alla logica dello scontro a distanza, hanno ri-tenuto utile incontrarsi su grandi temi, e proporre al pubblico un dialogo avvincente, di grande valenza etica.

Si torna al teatro, in senso più stretto e tradizionale, questa sera, lunedì 6 febbraio (sempre alle 20,45), quando andrà in scena “Il figlio” di Florian Zeller, traduzione e regia di Piero Maccarinelli: con Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno, Marta Gastini.

Bocci porta sul palco il testo di Zeller prossimo a diventare film (come già accaduto per “Il padre”, con Anthony Hopkins, che ha vinto due Oscar).

La trama pare semplice: Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna.

Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia.

Da qui si sprigiona un sorprendente intreccio di avvenimenti ed emozioni.

Incantano la bellezza del linguaggio, la capacità di introspezione, i rimandi fra personaggi, il disegno delle loro debolezze e della loro incapacità di capire se stessi e gli altri.

Zeller riesce a “piantare uno specchio” nel cuore di tutti i genitori di un figlio adolescente.

Per non dire del gran colpo di scena finale.

I prezzi dei biglietti: 12 euro più prevendita per il lavoro di Zeller.

Info e prenotazioni da Il Contato del Canavese (0125/64.11.61) o alla Galleria del Libro (0125/64.12.12).

Redazione Web