Nella giornata, festa di Tutti i Santi, ieri mercoledì, il vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Cerrato, è stato presente due volte al cimitero cittadino.

Alle 10,30 ha celebrato la Santa Messa davanti ad un nutrito gruppo di fedeli che dentro e fuori la cappella cimiteriale ha seguito il rito; e poi alle 15,30 ha guidato la preghiera per i defunti e la benedizione delle tombe.

È sempre un momento di commozione essere qui, circondati da chi ha già visto il volto di Dio e da chi è in cammino verso la meta celeste”, ha introdotto la Messa il Vescovo Edoardo ricordando santi e defunti.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale era presente la vice-sindaca Patrizia Dal Santo, come presenti erano i due labari, quello di Avis e di Aido che ricordavano i loro associati defunti.

Don Giuseppe Sciavilla, segretario vescovile e il diacono dell’Oratorio Alessandro Codeluppi hanno concelebrato la Messa.

Il brano dal libro dell’Apocalisse, quello della prima lettera di San Giovanni Apostolo e quello del Vangelo delle beatitudini di Matteo hanno ispirato l’omelia pronunciata dal vescovo.

Il quale ha ricordato “che siamo in cammino, viviamo in una città, che è anche comunità” nella necessità di uno scambio continuo e che “Dio è comunità in se stesso, il paradiso è città ed essere in paradiso è essere in Dio perché Lui è paradiso”.

Siamo chiamati alla santità, ha insistito il Vescovo, nelle fatiche di tutti i giorni, nel dolore, nelle sofferenze, nelle guerre che non sono solo quelle tra Stati ma anche le nostre guerre quotidiane in famiglia, sul lavoro, nelle comunità. E ricorda Santa Teresa di Calcutta nelle sue “imprese di carità, che poteva fare perché aveva il paradiso dentro”.

Nel cimitero (termine che in greco significa “dormitorio”) riposano ossa e polvere, ma alla resurrezione dei corpi “il paradiso sarà pieno di umanità che ha vissuto le fatiche della vita” avendo come guida le beatitudini evangeliche che sono la strada verso la “beatitudine del cielo” e quel forte senso di appartenenza a Dio, innestati su di lui, come rami della vite alimentati dal tronco e divenuti cristiani col battesimo.

Nel pomeriggio, accompagnato dai padri dell’Oratorio, il vescovo ha pregato sulle tombe del cimitero di Ivrea passando poi per la benedizione di ciascuna, mentre i fedeli recitavano il rosario.

Molta gente faceva visita in quel momento ai defunti, così come nella stessa mattinata durante la Messa.

Sii benedetto, o Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo – ha pregato il Vescovo Edoardoche nella tua grande misericordia ci hai rigenerati mediante la risurrezione di Gesù dai morti a una speranza viva, per una eredità che non si corrompe e non marcisce; ascolta la preghiera che rivolgiamo a te per tutti i nostri cari che hanno lasciato questo mondo, apri le braccia della tua misericordia e ricevili nell’assemblea gloriosa della santa Gerusalemme. Conforta quanti sono nel dolore del distacco con la certezza che i morti vivono in te e anche i corpi affidati alla terra saranno un giorno partecipi della vittoria pasquale del tuo Figlio”.

Ultimo appuntamento della giornata di ieri, Solennità di tutti i Santi, è stato il Pontificale delle 18 in Cattedrale ad Ivrea, presieduto dal Vescovo, concelebrato dai Canonici Giovanni Battista Giovanino e Romano Salvarani e da due diaconi permanenti.

Celebrazione impreziosita dalle musiche e dai canti della Cappella Musicale del Duomo e partecipata da tanti fedeli.

Il vescovo nell’omelia ha ripreso, approfondendoli, alcuni concetti espressi nella Veglia della notte precedente e nella Messa del mattino al Cimitero cittadino.

Nella festa di tutti i Santi – ha detto monsignor Cerratolodiamo Lui, il Signore, contemplando la città del cielo meta del nostro cammino e motivo per cui Dio ci ha creato”.

È bello camminare verso quella meta e “la Chiesa pellegrina sulla terra venera quelli che sono in cielo”.

La “vera impresa” della nostra vita è essere noi stessi santi, lasciandoci plasmare al modo di pensare, agire, vedere, amare di Dio.

Oggi 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, sarà celebrata una Santa Messa alle 15 al camposanto di Ivrea, poi alle 18 in San Maurizio e alle 21 in Santa Croce; queste ultime due liturgie eucaristiche saranno presiedute dal Vescovo Edoardo.

c.m.z.

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Redazione Web