(elisa moro) – Un momento di grande gioia e commozione quello vissuto ad Ivrea, in Cattedrale, sabato 11 febbraio, memoria liturgica della prima apparizione della Vergine Immacolata a Lourdes.

La nuova Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, eretta canonicamente l’8 dicembre 2022 per volere della Santa Sede, ha voluto festeggiare e ringraziare il Signore per questo dono con una solenne Santa Messa, a cui ha assistito Mons. Edoardo Cerrato, presieduta dal Procuratore Generale dei filippini, Padre Michele Nicolis.

Filippo Neri, uomo dal cuore grande, vissuto nel Rinascimento, “nell’epoca dell’intensità della vita” – per usare le parole di uno storico di fine Ottocento, Johan Huizinga – che lui ha perfettamente incarnato nel suo spirito, stravolgendo, con la sua stessa esistenza, la stessa città di Roma, convinto che, usando le sue parole “chi fa bene a Roma, fa bene al mondo intero”.

Apostolo di un’evangelizzazione nuova, conosciuto per le “bizzarie” e le burle, ma profondamente contemplativo, innamorato della preghiera solitaria, ma anche della comunione fraterna. Questo modello di vita fraterno, governato più con “la pratica quotidiana che con le leggi scritte”, fu approvato da Papa Gregorio XIII nel 1575, con la nascita della “Congregatio presbyterorum saecularium de Oratorio nuncupanda”, ma il programma spirituale del Neri, il suo carisma infuocato e sempre attuale, continua ancora oggi, per la sua seria gioiosità e dinamicità, ad attrarre molti giovani, come testimoniano le recenti fondazioni di nuovi Oratori, tra cui quello di Ivrea.

Un Duomo gremito di fedeli, laici, consacrati, religiose, che ha visto la presenza, in presbiterio, di numerosi sacerdoti e chierici, anche provenienti dalle Congregazioni del Nord Italia e della Francia: Biella, Torino, Genova, Mondovì, ma anche Laurient, in Francia, una delle ultime Congregazioni ad essere riconosciuta, il 14 settembre 2022; a rendere maggiormente solenne la liturgia, sottolineando la particolarità e l’importanza del momento, il Coro della Cattedrale, diretto dal Maestro Signora Ausilia Fiorina, accompagnato dal Maestro Alessandro Veneri all’organo e dal Maestro Mattia Iseppato alla tromba.

Dopo l’iniziale saluto e ringraziamento, rivolto a Padre Nicolis da parte di Mons. Vescovo – a sua volta Procuratore Generale dell’Oratorio dal 1994 al 2012 – il momento più importante e decisivo della giornata: la lettura – come si può ascoltare nel video – in latino e italiano, con la traduzione di Padre Fabio De Lorenzo dell’Oratorio di Biella, e la consegna del Rescritto, da parte del Padre Procuratore, che attesta la fondazione canonica della nuova Congregazione, ai nuovi membri della Comunità: Padre Andrea Plichero, Padre Riccardo Bigi, Padre Samuele Menini e il chierico Alessandro Codeluppi.

Spendere e donare la propria vita su tre legni”.

Questo l’augurio che il Procuratore nell’omelia, integralmente riportata nel video, riprendendo una delle massime spirituali di San Filippo Neri, ha rivolto ai Padri, spiegando di quali “legni” si trattino.

La “predella dell’altare”: essere sacerdoti “innamorati dell’Eucarestia”, con lo spirito di San Filippo, tenendo in mente e nel cuore quell’amore speciale che il Santo fiorentino ha sempre riservato alla liturgia, “fons et culmen della missione” a cui i Padri dell’Oratorio sono chiamati.

Il legno del pulpito”, seguendo le tracce e il modello del “Socrate cristiano”, come è stato definito dal Card. Agostino Valier e raggiungendo così, con l’annuncio della Parola e con la catechesi, il cuore dell’uomo di oggi, specialmente dei giovani.

Il legno, infine, del confessionale”: un luogo caro a Padre Filippo, come testimoniato dai suoi primi discepoli, “all’esercitio del confessare consumò il restante della sua vita”, e che diventa oggi una sorgente di speranza e di misericordia per tanti bisognosi di ascolto e di conforto.

Ma un pensiero del tutto speciale è stato rivolto alla Vergine Maria, “Madre e fondatrice dell’Oratorio”, venerata con affetto da San Filippo Neri.

Anzitutto le date: la Congregazione di Ivrea è stata eretta l’8 dicembre scorso, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria; la consegna del rescritto è avvenuta ieri, 11 febbraio, nel ricordo della prima apparizione a Lourdes a Santa Bernadette, a cui si rivelerà, esprimendosi in forma dialettale, come parlava la pastorella dei Pirenei, proprio come “Que soy era Immaculada Concepciou” (io sono l’Immacolata Concezione).

Un tempo di grazia, di speciale protezione della Santa Vergine verso la Comunità nascente, ma anche per tutta la Chiesa eporediese, che è affidata in modo speciale alla Vergine Assunta, Patrona della Diocesi.

 

Un ultimo aspetto, ma certamente non secondario: il prezioso dono, al termine della Liturgia, di due reliquie di San Filippo Neri (tutti questi momenti sono riproposti nel video di oltre 45 minuti che accompagna questo testo, insieme alla gallery) ai Padri della nuova Congregazione e a Mons. Vescovo da parte di Padre Nicolis, a sottolineare e rafforzare il legame paterno e devoto con questo Santo, invocato dalla Chiesa come “Consigliere dei Pontefici” e “Apostolo della Città Eterna”, e che, oggi più che mai, invita la nuova Comunità, e chiunque voglia camminare nella via della santità, verso l’ “Oratorio del Cielo”, con queste fiduciose parole: buttatevi in Dio, buttatevi in Dio, e sappiate che se vorrà qualche cosa da voi, vi farà buoni in tutto quello in cui vorrà adoperarvi”.