(e.m.) – Giorno di battaglia in Piazza Ottinetti, lunedì 12 febbraio: le due squadre, Arduini e Scacchi, hanno affrontato con tenacia e coraggio i carri da getto, dalle 14 alle 17, davanti ad una numerosa folla accorsa.
Ma andiamo con ordine.
Lunedì grasso, Ivrea: si odono nuovamente, dalle prime ore del giorno, le note dei Pifferi e Tamburi, che ridestano gli animi degli eporediesi, dopo il primo giorno di battaglia.
Il corteo, guidato dal Generale e dallo stato maggiore, si è recato nelle cinque principali parrocchie – San Maurizio, Sant’Ulderico, San Salvatore, San Lorenzo e San Grato – dove una coppia di sposi ha “piantato” simbolicamente pala e piccone, nel punto preciso dove verrà eretto lo scarlo, che verrà bruciato nella tarda serata di martedì.
Una cerimonia antica, quella dello scarlo, un palo rivestito di erica e ginepro bruciato e connotato da un forte valore simbolico.
Le fiamme crepitanti che il martedì sera avvolgono gli scarli di ogni quartiere sono il simbolo di vitalità, rinascita e di buon augurio lasciati in dono dal Carnevale che così si conclude.
Quanto più velocemente le fiamme risalgono il palo, tanto più la folla si rallegra.
Ma la mattinata di lunedì è stata caratterizzata da molti eventi: tra tutti, la Messa a San Maurizio, celebrata da Padre Andrea Plichero C.O., della squadra degli Aranceri “Scorpioni d’Arduino“, fondata nel 1966, che storicamente tira, nei giorni di battaglia, in Piazza Ottinetti.
I colori della divisa, giallo e verde, richiamano quelli della bandiera della Parrocchia di San Salvatore, a cui Piazza Ottinetti appartiene.
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A più tardi per video e gallery della battaglia di martedì 14 febbraio.
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