C’era tutto il bel mondo eporediese – rafforzato da delegazioni torinesi e milanesi – lo scorso sabato a inaugurare nel “rinfrescato” Palazzo Giusiana, storica sede del Tribunale ora promossa a casa di Ivrea Capitale del libro, la mostra “Deus ex littera”, curata dall’assessore Costanza Casali.

L’esposizione, che sarà visitabile fino al prossimo 8 gennaio, presenta le opere di Massimo Giannini e Paolo Amico, due artisti eclettici, selezionati per la loro coerenza con il progetto di Ivrea Capitale del Libro 2022.

Se Giannini, artista di esperienza internazionale e docente all’Istituto d’Arte di Firenze, è pioniere nella scelta di soggetti quali biblioteche e librerie storiche per le sue opere, Paolo Amico, giovane e talentuoso artista iperrealista, utilizza per i propri lavori le penne biro colorate su carta.

Colpiscono i quadri di Giannini, grandi tele a olio in cui gli strati di colore sovrapposti generano un effetto di giochi di luce, portando l’occhio del visitatore in una dimensione quasi tridimensionale. Stupiscono quelli di Amico, che siano Lettere 22 dai colori brillanti che si rifanno a Andy Warhol, tratteggiate minuziosamente a biro, o il ritratto di Adriano, eseguito con timbri Olivetti d’epoca. 22 macchine “Lettera 22” originali raccontano la filosofia olivettiana attraverso immagini e pensieri “typed”, riproducendo le sette comunità della filiera del libro che hanno costituito il fondamento della candidatura di Ivrea: scrittori, editori, lettori, insegnanti, tecnologia, bibliotecari e librai.

A piano terra di Palazzo Giusiana, oggetto di un’importante opera di riqualificazione che lo ha restituito alla città grazie ai fondi di Ivrea Capitale del Libro 2022, è ospitata, inoltre, la mostra fotografica “Scrittori in prosa” di Mauro Raffini, a cura di Sandra Raffini: 47 scatti in bianco e nero di autori e autrici contemporanei, quasi tutti eseguiti negli anni Ottanta.

Infine sono esposti, sempre a piano terra, alcuni volumi del Fondo A-sezione Arte delle Biblioteca Olivetti, donata nel 1973 al Comune di Ivrea e finalmente catalogata in Sbn (Servizio Bibliotecario Nazionale): spicca un volume autografato da Marc Chagall con dedica alla Biblioteca Olivetti.

Le opere esposte – conclude Costanza Casali –, per la gran parte realizzate appositamente per la mostra, hanno permesso di porre in risalto tutte le declinazioni della scrittura, dalla penna al pennarello al timbro, sino, per l’appunto, alla macchina da scrivere Lettera 22, simbolo olivettiano per eccellenza. La mostra, che ho curato personalmente, è stata progettata appositamente ripercorrendo i temi del dossier che ci hanno portato a ottenere il titolo di Capitale del libro”.

La mostra è visitabile: giovedì e venerdì dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Palazzo Giusiana ha iniziato, così, la sua nuova vita.

E va ricordato che, nell’ambito della Missione 5 del Pnrr “Progetti integrati di rigenerazione urbana – Missione M5C2 Infrastrutture sociali, famiglie, comunità, terzo settore”, il Palazzo è stato inserito in un progetto della Città di Ivrea concernente la sua rigenerazione insieme ai Giardini Giusiana e alla Sala Cupola del Centro congressi La Serra: progetto tra quelli selezionati come beneficiario di un finanziamento di 8 milioni di euro.

Paola Ghigo