Gli scorsi 17 e 18 settembre, allo Stadio della Canoa, hanno preso vita per la prima volta “Le giornate romane di Eporedia–La conquista”, rievocazione storica partorita dall’eclettico Davide Mindo, già noto per la sacra rappresentazione della Passione, dedotta da un “tropo” (testo liturgico contaminato da una particella teatrale) medioevale conservato nella Biblioteca Capitolare e Archivio Diocesano di Ivrea.

Questa volta l’azione si è svolta a due passi dalle rovine del Pons Maior, sulla riva destra della Duria dove è stato tracciato (fin da venerdì 16, con l’ausilio delle scuole superiori) il castrumr omano con la riproduzione funzionante della groma: e già il venerdì il campo è stato invaso da oltre 500 studenti e docenti delle scuole cittadine, dai più piccoli dell’Opera pia “Moreno” e della “Culla dei Sogni”, agli studenti delle elementari della “Massimod’Azeglio” e di Cascinette, a sette classi del Liceo “Botta”, due dell’Istituto “Cena” e due del Liceo “Gramsci”, tutti impegnati in esperienze di “romanità” con l’aiuto dell’associazione Ij Ruset per la prima volta in versione romana per tutta la durata della manifestazione.

Sulle funi stese a terra, l’indomani è stato allestito un accampamento legionario romano con le tende della locale Quarta Legio Consolare, quelle delle rappresentanze della Prima Taurus da Tuoro sul Trasimeno, della Secunda da Roma, della Tertia da Genova, dalla Sesta Victrix da Tivoli, e ancora della Prima Augusta Germanica proveniente da Rovigo e della Decima Imperiale Fretensis da Ivrea, ognuna rievocata dalle rispettive associazioni.

Le schiere autoctone dei salassi, con il loro campo, erano rappresentate dal Pobal Ap Vaud e dal Clan dell’Artiglio di Cuorgnè.

Di fronte a un pubblico numeroso e attento, dopo il giuramento dei legionari dell’eporediese con il “Sacramentum”, il culmine si è raggiunto nella simulazione di due battaglie, una sabato e l’altra domenica, che rievocavano la difficile e lenta penetrazione romana in Canavese e Valle d’Aosta tra il 143, il 100 (anno della fondazione di Eporedia) e il 25 a.C. anno della definitiva sconfitta dei salassi e della fondazione di Augusta Praetoria (Aosta), quando Roma realizza il pieno controllo della zona con le sue miniere e i suoi valichi alpini per le Gallie.

Di rilievo anche la mostra “La romanità nei disegni del maestro Francesco Corni”, allestita nella sede degli Scorpioni d’Arduino e in simultanea nell’area del parco.

Alessandro Bana da Bergamo ha esposto i suoi diorami con soldatini che rappresentano le principali battaglie di Roma.

Nel pomeriggio Fabrizio Dassano e Elisabetta Signetto hanno parlato rispettivamente della romanizzazione del Canavese e della graphic novel “Il Canavese tra mito e storia”.

Il sabato sera si è svolto il concerto di musica celtica e irish folk di Alice Visconti con il suo gruppo.

Prima della rievocazione della battaglia di domenica è stato riproposto il “sacrificio” in territorio salasso, dettato dai Libri sibillini, per risolvere il problema della conquista.

Fondamentale il supporto avuto dai Comuni di Ivrea e di Samone, dalle Pro Loco di Palazzo e Bollengo e dalla casa editrice Ink-Line che hanno contribuito alla realizzazione del progetto dell’associazione artistica culturale Il Diamante, la quale ha aperto il reclutamento autunnale per la legione e per la componente femminile, con le esercitazioni che si tengono ogni lunedì nell’area mercatale di Banchette.

Per informazioni scrivere a associazionediamante@

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