Delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo 10 giugno per eleggere il sindaco e il Consiglio comunale, partiti, liste civiche e coalizioni sentono ormai il peso che rappresentano e la responsabilità che si portano appresso per arrivare a conquistare quella poltrona, o quantomeno per ottenere risultati soddisfacenti. Per il Pd si tratta di non perdere l’amministrazione della città – che il centro sinistra tiene in mano da oltre vent’anni – all’indomani dei risultati elettorali nazionali che lo hanno visto in caduta libera, confermati dalle elezioni regionali in Molise di domenica scorsa, dove ha ottenuto un minuscolo 17,10% con davanti il M5S a 38,50%, a sua volta sorpassato dal centrodestra che ha ottenuto il 43,46% dei voti, e quindi la presidenza della Regione.
Per il Pd si tratta di difendere a denti stretti un vantaggio di così lunga durata; per tutti gli altri si tratta di vincere, proprio per scardinare questo lunghissimo periodo di centrosinistra al governo di Ivrea e far soffiare aria nuova sulla città. Niente è sicuro come lo fu in passato, quando le elezioni erano pressoché blindate e il risultato scontato con buona pace di tutti.
Gli avversari politici del Pd lo sanno, anzi lo sentono nell’aria che il clima è cambiato e qualcosa di inconsueto può realmente accadere: proprio come nelle elezioni politiche del 4 marzo scorso. E anche il Pd lo sa benissimo: sa che il rischio del ribaltone è qualcosa di più di una semplice riflessione durante una riunione di partito. E’ un timore, non infondato.
Il 10 giugno è dietro l’angolo per cui scatta la raccolta firme per presentare le liste e i nomi dei loro componenti. Da qui, dopo l’annuncio dei candidati sindaci dei vari schieramenti settimane fa, inizia il confronto più serrato e la campagna elettorale. Sabato scorso è stata la volta del Movimento 5 Stelle, con il candidato sindaco Massimo Luigi Fresc, e della lista Ivrea Comune–Sinistra e Costituzione che sostiene Francesco Comotto.

Andiamo per ordine. I 5 Stelle eporediesi avevano piazzato il loro gazebo in zona Porta Vercelli per la raccolta firme, e allestito una conferenza stampa per presentare i candidati in Consiglio comunale. “Il Movimento 5 Stelle, coerentemente con i suoi metodi e la sua storia – dice Fresc – presenta tempestivamente i suoi candidati, affinché i cittadini eporediesi possano avere un tempo sufficiente per conoscere le persone che li rappresenteranno, nell’aula del Consiglio”. Chi sono i 16 candidati, oltre a Fresc, 56enne, imprenditore, che guida la lista e punta alla poltrona di sindaco? 10 sono impiegati e 1 per ogni categoria tra imprenditore, commerciante, funzionario pubblico, libero professionista, operaio e studente universitario. Il più giovane ha 22 anni e il più anziano ne ha 62. Gli altri si situano mediamente al di sopra della fascia dei 40 anni. Si tratta, nell’ordine, di Enrico Bandiera, Gloria Bo-nato, Alessia Cartagine, Giuseppina Cutellè, Gio-vanni Franchi, Massimo Gassino, Alessandro Maggio, Valentina Pretato, Edoardo Rocci, Tamara Rosciglione, Cristina Scarimbolo, Sebastiana Spitale, Egidio Tritto, Giuseppe Varsalona, Marco Velardi e Fulvio Zanellato. Il Movimento 5 Stelle punta quindi su persone della “quotidianità ordinaria” della vita cittadina, che rappresentano volti nuovi e quindi un nuovo approccio all’impegno politico e amministrativo in una città come Ivrea.

Quanto a tempestività nella presentazione delle liste va detto che in questi giorni tutti stanno tirando fuori dal cilindro i nomi che debbono convincere gli eporediesi a votarli. Sempre sabato ha raccolto le firme “con successo” – si legge nel comunicato – la lista Ivrea Comune–Sinistra e Costituzione, promossa dai circoli eporediesi di Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana e sostenuta da Potere al Popolo Ivrea: una lista che si presenta nella coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Francesco Comotto. I 16 candidati sono Cadigia Perini, Gianni Tarena, Rosanna Barzan, Andrea Bertolino, Francesca D’Angelo, Franco Cappelletti, Maria Teresa Gavardi, Davide De Lise, Giuseppe Mannella, Milli Penna, Gabriele Pascuzzi, Luisa Quadrelli, Antonio Rinaldis, Daniele Vigliocco, Lorenzo Zaccagnini e Giampaolo Zaramella.
Cadigia Perini, di Prc-Se Ivrea, e Gianni Tarena, di Si Ivrea e Canavese, sostengono che “occorre invertire la tendenza, ripartire dalle esigenze reali della città e dei suoi abitanti e soprattutto ridare fiducia e riattivare le risorse umane, sociali e culturali che hanno caratterizzato da sempre la nostra comunità eporediese. La nostra proposta si ispira a un modello sociale, culturale e di valori profondamente alternativo alle logiche di mera gestione del potere”, e prospettano una città equa, accogliente e solidale, capace di progettualità, con un’amministrazione aperta alle istanze di giustizia e inclusione, capace di uscire dall’isolamento amministrativo e creare quelle sinergie di territorio che permettano di affrontare i grandi temi del lavoro, terziario, scuola, trasporti, ambiente in modo funzionale e organico.

Anche nel centro destra qualcosa si muove in vista del 10 giugno prossimo. Nasce Forza Ivrea, che vuole proseguire l’esperienza di Coscienza Civica Eporediese e di Forza Italia, attualmente rappresentate in Consiglio. Cinque anni fa le due liste avevano sostenuto Tommaso Gilardini quale loro candidato sindaco, e adesso hanno deciso di unirsi nel tentativo di offrire agli elettori “una proposta forte – dicono -, basata sulla duplice esperienza civica e politica”. Forza Ivrea sostiene il candidato sindaco Stefano Sertoli, chiara espressione della società civile. Per ora ci sono i nomi dei due capilista: Diego Borla, consigliere comunale uscente per Forza Italia, ed Elisabetta Piccoli, alla guida di Coscienza Civica. Gli altri nomi a inizio del mese di maggio.

Carlo Maria Zorzi