Con il Giubileo ormai inaugurato, Roma si sta pian piano riempiendo di pellegrini. L’informazione sull’anno giubilare deborda da ogni fronte: ogni testata cristiana ne ha una sezione, ogni parroco usa questa parola almeno due-tre volte nella stessa omelia, ogni fedele ha in mente le immagini del Papa che apre la Porta Santa. Per intenderci, sul fronte interno siamo già ipersaturi di informazione. Che questa porti frutti o meno, è un altro discorso, troppo delicato e non riducibile a numeri o previsioni. Basterà comunque un frutto e ne sarà valsa la pena. E i frutti a volte nascono anche da situazioni inaspettate: è la bellezza dell’azione di grazia.

Pochi giorni fa mi sono messo a fare dei biglietti per tornare a casa da Roma. Ho aperto la piattaforma on-line di Italo e sono rimasto piacevolmente sorpreso: Italo dedica infatti un’intera sezione del suo sito istituzionale proprio al Giubileo. L’intento è commerciale, senza dubbio, ma dire che sia solo marketing può essere riduttivo. Entrando nella sezione il lettore trova spunti interessanti per capire cosa è il Giubileo, perché sia importante per la vita di fede e quali sono gli appuntamenti romani più significativi.

Ho voluto confrontare i dati del traffico organico del sito di Italo con quello ufficiale del Giubileo (iubilaeum2025.va), per capire quante persone finiscono su quel sito tramite qualsiasi via: la ricerca diretta piuttosto che re-indirizzamento… Il paragone numerico non regge: da stime ricavate tramite il sistema Semrush, Italo ha un traffico di visitatori stimato di 4,2 milioni, il sito del Giubileo ha appena 166mila accessi, con un +15% di trend positivo.

In quei milioni di visualizzatori di Italo c’è un potenziale enorme di evangelizzazione. Si presuppone che uno vada su quella piattaforma per comprare un biglietto di un treno… ma vedersi raggiungere da informazioni di carattere religioso può stupire, interessare e perfino toccare il cuore.

Per capirci, la possibilità che il sito Italo arrivi a persone in ricerca latente è a mio avviso più alta di quella che può avere il sito del Giubileo, che continuerà ad essere consultato principalmente da persone interessate, o che almeno sono incuriosite tanto da cercare la parola “Giubileo” in un motore di ricerca.

Italo no! Su Italo ci finisci per altri motivi, e capita che un’operazione di marketing trascenda la sua funzione nativa e diventi strumento evangelizzatore per chi mai ti saresti aspettato di raggiungere. E questo è bellissimo!