Ieri mattina, giovedì 20 giugno, personale della DIGOS della Questura Torino ha eseguito diverse perquisizioni su richiesta dell’Autorità Giudiziaria presso le abitazioni dei referenti e di alcuni militanti di Forza Nuova Torino. E’ stata inoltre perquisita anche la sede torinese di Forza Nuova e quella dell’omologo sodalizio “Rebel Firm” di Ivrea. 

L’attività di indagine per il reato di apologia del fascismo scaturisce dall’esposizione, lo scorso 22 maggio in corso Unità d’Italia, di uno striscione con la scritta “SPEZZA LE CATENE DELL’USURA VOTA FASCISTA VOTA FORZA NUOVA” (seguita dal simbolo del fascio littorio). La foto dello striscione ritraente l’azione criminosa era stata successivamente postata sul profilo Facebook di Forza Nuova.

L’attività investigativa della Digos di Torino è stata poi estesa al sodalizio eporediese di estrema destra “Rebel Firm”, per la contiguità e le interconnessioni con i leader del locale movimento Forza Nuova e con i referenti di sodalizi d’area oltranzista di altri contesti territoriali quali la “Comunità Militante dei Dodici Raggi – DO.RA.”. Quest’ultima era già stata oggetto di un’indagine svolta della Digos di Varese, nel 2017, culminata con la chiusura ed il sequestro della sede e il deferimento degli oltre 50 aderenti per ricostituzione del partito fascista. Il noto leader di “DO.RA” – insieme ad altri militanti d’area già noti per radunata sediziosa e apologia di fascismo, ed ai principali referenti di Forza Nuova di Torino e Piemonte – era stato uno dei protagonisti dell’inaugurazione della sede dei “Rebel Firm” in una località agricola di Ivrea lo scorso primo giugno. Nell’occasione, il Questore di Torino, tenuto conto della particolare caratura estremista dei soggetti invitati all’evento inaugurale, aveva vietato un presidio che avrebbe dovuto svolgersi, sempre il 1°giugno, in piazza Aldo Balla (partigiano conosciuto con il nome di Saetta) nel centro di Ivrea, circostanza che aveva suscitato le accese proteste dell’ANPI e di 34 associazioni antifasciste eporediesi che hanno poi manifestato il proprio dissenso nel giorno stesso dell’inaugurazione della sede dei “Rebel Firm”.

Ecco il materiale sequestrato dalla polizia:

Nella sede di Forza Nuova a Torino, 1 manganello in legno, 1 manganello-nunchaku in ferro, 1 mazza da baseball con scritta “TORO”, 1 mazza da baseball con scritta “DUX MUSSOLINI”, 25 scudi in plexiglass, di cui nr. 3 con simbolo di Lotta Studentesca, nr.2 con scritta Forza Nuova ed altri con simboli di croci runiche, 1 tubo in plastica di colore bordeaux, 1 rotolo di carta bianca per striscioni, numerose bombolette di vernice spray, vernice a tempera e pennelli, 1 bandiera della RSI, 1 bandiera nera con croce celtica, 1 bandiera della Falange Spagnola, 1 poster raffigurante Benito Mussolini.

Nella sede “Rebel Firm di Ivrea”; 1 bandiera ROSSA con croce celtica, 1 bandiera della Repubblica Sociale Italiana, 1 bandiera della “DECIMA MAS”, 1 bandiera della marina tedesca, 4 libri d’area “LA GERMANIA IN CAMICIA BRUNA”, “CONOSCERE IL MONDIALISMO”, “INGHILTERRA: TRAMONTO D’EUROPA”, “WAFFEN SS LA GRANDE SCONOSCIUTA”, 1 busto di Benito Mussolini, 1 striscione “NANNI DE ANGELIS VIVE”, 1 cartellone REBEL FIRM con vari adesivi riconducibili a uropanbrotherhood, Legittima Offesa, Legio Subalpina, Generazione Identitaria, Nationaler Widerstad, Words on Anger, Militia, Forza Nuova, Comunità Militante dei Dodici Raggi, Tana delle Tigri, Black Storm Division, Congregazione di Fede, Gruppo di Ricerca Storica, Defend The Earth Project  ed infine 2 maschere di anonymus con croce rossa dei Rebel Firm.

Presso le abitanzioni dei militanti di Forza Nuova sono state sequestrate 2 bandiere nere con croce celtica, 1 bandierina con svastica, 1 bandiera della Repubblica Sociale Italiana, 1 foglio di propaganda raffigurante Benito Mussolini a cavallo, 1 libro intitolato “Penne Nere”, 1 stendardo della RCNR – RSI di Cuneo.