Ha compiuto cento anni il romanzo “Vele scarlatte” di Aleksandr Grin, da cui è stato tratto il film di Pietro Marcello e la sceneggiatura che spesso ripercorre i contorni di una fiaba.

Siamo nel periodo fra prima e seconda guerra mondiale, in un villaggio del nord della Francia. La vita in campagna è faticosa, ma occorre riprendere le forze e le attività quotidiane… Un giorno torna in paese il burbero soldato Raphaël, reduce di guerra: ha il volto segnato e si presenta come “l’uomo di Marie”. Purtroppo la moglie Marie non c’è più poiché deceduta nel conflitto: è rimasta però una bambina di nome Juliette… sua figlia, di cui ignorava l’esistenza.

Grazie a lei ora la vita di Raphaël assume un nuovo significato: l’uomo riprende a lavorare come falegname, è un ottimo intagliatore del legno e diventa l’artigiano più apprezzato della zona; ha una vicina di buon cuore, Madame Adeline, che accoglie padre e bambina nella sua fattoria. La piccola Juliette cresce gioiosa e libera di decidere del suo futuro.

Ella sa cantare e ama la musica, diviene così una giovane artista di talento, finché un giorno incontra un’anziana donna del paese (da tutti considerata una strega) che le comunica una profezia: Juliette sarà felice quando vedrà le vele scarlatte in cielo. Il messaggio pare oscuro, fino a quando il mistero viene svelato e sembra assumere le sembianze di Louis Garrel, che interpreta un giovane pilota di cui Juliette si innamorerà.

La storia pare semplice ma il regista, che utilizza con eleganza la narrazione cinematografica, ci offre un esempio di emancipazione femminile in un periodo storico difficile; la poesia delle immagini è sottolineata dalla fotografia limpida di Marco Graziaplena. Il film, dopo il passaggio al Festival di Cannes è stato poi presentato alla 17ª Festa del Cinema di Roma.

LE VELE SCARLATTE
di Pietro Marcello
paese: Francia, Italia, Germania 2020
genere: drammatico
interpreti: Juliette Jouan, Raphaël Thiéry, Noémie Lvovsky, Louis Garrel, Yolande Moreau
durata: 1 ora e 39 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico,
adatto a dibattiti