Ha compiuto 50 anni, ma riesce ancora a far paura, a dimostrazione che un grande autore come Steven Spielberg sapeva scegliere bene le proprie carte. Si tratta del celebre squalo che negli anni ’70 inchiodò alle poltrone gli spettatori delle sale cinematografiche e poi entrò nella storia del cinema, tra i cento migliori film americani di sempre, e nei ricordi di tutti.
Sull’isola di Amity (un luogo immaginario, gli esterni sono stati girati a Martha’s Vineyard, nel Massachusetts) si festeggia l’estate con balli e canti notturni. Una ragazza di nome Chrissie decide di allontanarsi dalla festa sulla spiaggia e di fare una nuotata nel mare; quando però raggiunge una boa vicina, sente una forza inspiegabile che la trascina verso il fondo. Cassidy, ragazzo amico di Chrissie, non ritrovando la sua amica ne denuncia la scomparsa alla polizia locale, dal capo Martin Brody.
Il corpo della fanciulla viene ritrovato il mattino dopo senza vita e, dopo le analisi, il medico legale suggerisce il possibile attacco da parte di uno squalo di considerevoli dimensioni. Il sindaco del paese Larry Vaughn invita tutti alla calma e a riconsiderare le supposizioni: egli teme che la voce di uno squalo assassino che si aggira negli abissi possa spaventare i turisti e danneggiare l’economia locale.
Nella giornata seguente anche un cane e un bambino vengono uccisi, ma questa volta vi sono molti testimoni della macabra scena. A questo punto la caccia al pericoloso squalo bianco diventa collettiva: e tra false notizie, avvistamenti, voci incontrollate, la paura si diffonde. Le vacanze ormai sono rovinate…
La musica che accompagna la pellicola, scritta da John Williams, diviene celeberrima e inconfondibile, insieme al suo inquietante protagonista. La forza visiva delle immagini è sempre la stessa e non ha perso il suo fascino. Quentin Tarantino ha addirittura definito l’opera “il più grande film mai realizzato”.
Lo squalo
di Steven Spielberg
paese: Usa 1975
genere: avventura, drammatico
interpreti: Roy Scheider, Robert Shaw, 
Richard Dreyfuss, Lorraine Gary, Susan Backlinie
durata: 2 ore e 4 minuti 
giudizio: bello


 
							


