Un contributo economico ai nuclei famigliari con almeno un figlio in età scolare che decidano di venire ad abitare in paese e si impegnino a rimanervi residenti per almeno un lustro. E’ quanto ha allo studio l’amministrazione comunale di Locana per porre un argine al cancro dello spopolamento che attacca da decenni il principale centro della Valle Orco, sceso ormai sotto la soglia dei mille 500 abitanti (erano il doppio 50 anni fa, addirittura il quadruplo all’inizio del XX secolo). Solo negli ultimi dieci si sono persi 250 residenti: molti se ne sono andati, ma è soprattutto il saldo demografico naturale a piangere, dal momento che – complice la tendenza nazionale, ma anche l’età media elevata della popolazione rimasta – il numero dei morti doppia ormai costantemente quello dei nati. La situazione è ormai talmente grave da mettere a rischio anche la sopravvivenza della scuola elementare del paese.
Così, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, tenutasi lo scorso 20 aprile per approvare il bilancio di previsione per il 2018, il sindaco Giovanni Bruno Mattiet ha tirato fuori una proposta quanto mai inedita, destinata quanto meno a far discutere e chissà se ad avere successo. L’idea è semplice: garantire un “bonus” economico alle famiglie che acquistino un immobile o stipulino un contratto d’affitto a Locana, impegnandosi a mantenere la residenza in paese per almeno 5 anni. Il contributo sarebbe vincolato ad alcuni altri paletti (tra cui un reddito Isee inferiore a una cifra da stabilirsi), il più importante dei quali è che almeno un figlio della famiglia beneficiaria venga iscritto alla scuola elementare di Locana.

L’importo del contributo è stato ipotizzato in 3 mila euro annui per ciascuna famiglia, da erogarsi per un massimo di tre anni una volta perfezionata la pratica per la richiesta di nuova residenza. L’amministrazione comunale ha ipotizzato di stanziare a bilancio 30mila euro, una cifra che consentirebbe l’erogazione di 10 “bonus” annui e dunque il potenziale insediamento di 10 nuove famiglie. “Quei soldi sono comunque meno di quelli che dovremmo spendere per organizzare un servizio di trasporto alunni a Pont, nel caso in cui la scuola elementare di Locana dovesse chiudere: una prospettiva non lontana, per non dire ormai incombente, in assenza di una rapida inversione di tendenza demografica”, fanno sapere dal Comune

m.v.