“L’amore di Dio trascende l’amore umano, perché l’uomo “ama”, ma Dio “è” amore”.

Così tutto si spiega, tutto trova una ragione, tutto si giustifica.

Una verità che, per essere misteriosa, nella sua imperscrutabile ed irraggiungibile grandezza, non è meno vera.

 

Ed è quella verità che forma come un dittico con l’altra, sulla quale pure il Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato si è soffermato: se “resuscitare”, evento pure miracoloso, è tuttavia ancora confinato nella dimensione che risente del limite umano (resuscitarono, per esempio, come destinatari passivi di un’iniziativa divina, tanto Lazzaro, quanto la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Nain), il “risorgere” allude, invece, alla signorìa sulla morte propria di Dio, “ipsum esse subsistens”, al Verbo incarnato che era ed è “in Principio”; non soltanto un “prima” rispetto ad un “dopo”, ma Principio dal quale originano ogni cosa ed il tempo e la stessa Eternità.

Verità che richiama il Presule, nell’omelia dettata, in particolare a proposito del Vangelo di San Luca (24, 13-53) ieri, Domenica di Pasqua, nella Chiesa Cattedrale dell’Assunta, nel corso del Pontificale delle 18.

E’ integralmente riportata nel video che volentieri offriamo ai Lettori, insieme alle immagini messe a repertorio in due altri particolari ed importanti momenti della Liturgia: la traslazione del cero pasquale al Fonte battesimale, perché ne sia benedetta l’acqua e la benedizione finale, con le prerogative dell’indulgenza plenaria pontificia (per la confessione c’è tempo anche nella corrente settimana).

Dedicheremo, invece, un articolo a sé, che sarà on line domani, martedì, alla benedizione del grande organo della Cattedrale, restaurato e restituito in tutto il suo splendore all’uso liturgico: ma la sua possente voce permea già molte parti della Liturgia che il video ripropone.

Al termine dell’articolo di oggi, anche la gallery.

Buona lettura e buona visione e ancora un sincero e caro augurio di Buona Pasqua a tutti i Lettori ed alle loro Famiglie.