(A.C.)Santa Rita da Cascia: un modello sempre valido e proponibile anche ai giorni nostri!

(Fotogallery di Gabriele Bisco ed Elena Damigi)

Proviamo a descrivere i giorni che ci hanno preparato a vivere la festa di Santa Rita da Cascia.

Le nostre parrocchie guidate dal Parroco Don Alberto Carlevato, hanno organizzato, venerdì 16 maggio, il pellegrinaggio a Torino al Santuario Parrocchia di S. Rita.

Dopo Cascia è il più importante luogo di preghiera dedicato alla Santa.

Circa 60 persone hanno partecipato alla Santa Messa e si sono uniti ai canti dell’assemblea accompagnati all’organo dal maestro Sandro Frola, competente organista e sempre disponibile per le nostre comunità parrocchiali.

Al ritorno abbiamo fatto visita alla basilica di Maria Ausiliatrice anch’essa in preparazione alla festa annuale della Madonna.

Nelle nostre parrocchie il 22 maggio si è celebrata la festa di Santa Rita con l’eucarestia e la tradizionale benedizione delle rose: alle 10 nella chiesa parrocchiale di Mazzè, alle 17 a Barengo, alle 18.30 a Villareggia.

Alla 20.30 a Tonengo la celebrazione di chiusura animata da un nutrito gruppo di coristi che hanno anche riproposto la “Missa Te Deum Laudamus” di Lorenzo Perosi!

Davvero l’esempio di vita santa di Rita da Cascia è validissimo per il tempo in cui viviamo.

È una figura di santità alla quale possono ispirarsi tutti: dai giovani in ricerca vocazionale, alle spose, alle vedove, ai genitori che hanno perso un figlio e per chi ha scelto la consacrazione religiosa per il Regno dei Cieli.

A Villareggia, domenica 25 maggio, la locale sezione AVIS, ancora nel ricordo della Santa, ha celebrato l’incontro annuale.

La galleria fotografica ci ricorda gli eventi ecclesiali di questi giorni.

Concludo l’articolo con questa poesia-preghiera a Santa Rita di Martina Leggero di Villareggia.

A Santa Rita ho scritto questa poesia perché il 22 maggio è la sua festa.

A SANTA RITA

A volte la vita sembra impossibile e non sappiamo quale Santo invocare,

ma nei momenti difficili c’è una Santa che bisogna pregare. Da’ conforto e speranza alle anime provate dal dolore

e tante grazie Santa Rita ha fatto a chi l’ha invocata con amore.

Moglie e madre esemplare,

quante sofferenze dovette sopportare!

La morte le portò via il marito ed i figli, ma tra mille avversità,

riesce diventare suora, superando tutte le difficoltà.

A Gesù crocefisso pregava,

chiedendo conforto per le pene che sopportava.

Protettrice delle cause impossibili è considerata,

diverse sono le grazie ricevute da chi viene invocata.

Prima di morire, dopo le spine, ecco il miracolo di Rita,

nel pieno inverno, al suo capezzale, arrivò la rosa fiorita.

Come la rosa ha saputo fiorire, nonostante che la vita le ha riservato spine e dolori, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori.

Morì il 22 maggio dei 1457 all’età di 76 anni, dopo aver dedicato a Dio una vita,

a quella data viene ogni anno festeggiata con la benedizione delle rose di Santa Rita.

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