Accelerazione nell’iter per la realizzazione del bacino di laminazione multiscopo del rio Fossasso, con l’approvazione dei documenti per la progettazione definitiva esecutiva.

Lo avevamo previsto nel nostro programma elettorale – dice il sindaco Giovanni Ponchia –, e finalmente il processo può avanzare. Quella che andremo a realizzare a monte degli impianti sportivi è un’opera fondamentale, in particolare in questo periodo storico in cui, visti anche gli ultimi eventi alluvionali in Emilia Romagna, non si parla d’altro che di bacini di laminazione. In questo caso abbiamo anche una particolarità importante, rappresentata dal bacino a uso irriguo previsto a valle di quello di laminazione, da realizzarsi con le acque correnti dei canali irrigui e del rio Fossasso. Lavoriamo per la sicurezza idraulica del paese, e di conseguenza per lo sblocco del Piano regolatore, purtroppo non modificabile da troppi anni, dopo gli eventi alluvionali degli ultimi anni del secolo scorso e i primi di quello attuale”.

E quando parla di sblocco del Piano regolatore, il sindaco pensa (anche) alla possibilità, da parte di Rfi, di progettare il sottopasso ferroviario, possibilità a oggi preclusa.

Andando a ritroso nel tempo, scopriamo che nell’aprile 2017 la Giunta comunale aveva approvato il Progetto preliminare del bacino di laminazione redatto dalla Endaco, e nel 2019 il progetto definitivo (spesa complessiva presunta di 720 mila euro).

Altri due anni, siamo nel 2021, e in Comune giunge la proposta di partenariato pubblico privato relativa all’affidamento in concessione della “Progettazione definitiva-esecutiva, realizzazione e gestione economica degli interventi per la realizzazione del bacino di laminazione del Rio Fossasso nel Comune di Montanaro” da parte della ditta Allara spa, per una spesa complessiva presunta di 4 milioni 900 mila euro.

Richieste alcune modifiche e integrazioni, si procede su questa strada, pur di fronte alla contrarietà del gruppo ambientalista locale e della minoranza consiliare di IdeaMontanaro, che ritengono il progetto sovradimensionato rispetto alle effettive esigenze del paese, e con volumi di escavazione eccessivi da parte della ditta proponente l’iniziativa.

Nonostante l’istituzione di una commissione speciale per condividere con i consiglieri comunali l’iter del progetto e le problematiche di dissesto idrogeologico del paese, commissione che ha concluso i lavori nell’autunno scorso, e un Consiglio comunale aperto al pubblico, l’iniziativa tuttora non convince tutti: ancora di recente abbiamo registrato i dubbi di alcuni esponenti del mondo agricolo locale che – a dispetto di rassicurazioni fornite a più riprese dal Comune – paventano la possibilità che si creino problemi alla falda acquifera (siamo in zona acquedotto…).

Sia come sia, la proposta di partenariato per la realizzazione del bacino è stata dichiarata di pubblico interesse: il Comune, secondo regolamento, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dallo Studio Rosso Ingegneri Associati di Torino, che comporta una spesa complessiva presunta di 3 milioni e mezzo di euro a base d’asta.

L’affidamento in concessione mediante project financing di progettazione definitiva-esecutiva, realizzazione e gestione del bacino di laminazione multiscopo del rio Fossasso avverrà tramite procedura aperta, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e tale concessione sarà integralmente finanziata con oneri a carico del privato; la gara sarà effettuata tramite apposita piattaforma telematica di acquisto, tramite cui si accederà alla procedura nonché alla documentazione di gara.

Responsabile del procedimento per le varie fasi di gara sarà l’ingegner Viviana Peruzzo, responsabile del Settore Tecnico comunale.

m.s.

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Redazione Web