Si terrà sabato 27 settembre alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Montanaro il concerto d’organo per celebrare i 300 anni dalla nascita del compositore francese Claude Balbastre, con un programma interamente monografico dedicato alla sua sontuosa produzione organistica.
L’evento, organizzato dall’Associazione Organistica Del Canavese – ETS (AODC), in collaborazione con la Parrocchia di Montanaro e con i patrocini della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Montanaro, vedrà esibirsi alla consolle del prestigioso organo Bruna/Vegezzi-Bossi 1872 il canavesano M° Gianmattia Gandino, molto attivo in diverse realtà musicali del territorio e da alcuni mesi entrato a far parte del consiglio direttivo dell’AODC in qualità di direttore artistico.
Un’idea ambiziosa, in quanto incentrare un programma su un unico autore è spesso una grande scommessa sia per l’esecutore che per il pubblico, ma che rappresenta il modo migliore per onorare una ricorrenza così importante.
Balbastre è stato senza dubbio tra gli autori più significativi del tardo barocco e classicismo francese che ha realizzato una vastissima produzione di musica per organo, clavicembalo, musica da camera e vocale.
Il programma spazierà tra alcune delle opere organistiche più significative di Balbastre che possano riassumere in una sola serata la varietà di stili e generi per cui ha scritto.
Il programma includerà la sua opera più vasta, il “Concerto in Re maggiore”, oltre che un accenno alla corposa produzione di musica natalizia per cui è forse più celebre e l’inclusione di scenografiche trascrizioni di inni rivoluzionari.
La musica organistica di Balbastre richiede spesso strumenti di grandi dimensioni e potenza, e tra i diversi strumenti all’altezza presenti in Canavese, il monumentale organo di Montanaro, celebre per i suoi 15 putti con trombe suonanti e fresco di pulitura, si è rivelato una scelta adeguata in termini di dimensioni, prestigio e soprattutto timbrica, date le molte affinità con gli organi di fattura francese.
L’ingresso sarà aperto a tutti e a offerta libera.
Gianmattia Gandino si laurea presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino in Strumenti a Percussione nel 2013 e in Direzione d’Orchestra nel 2021.
Come timpanista e percussionista suona presso alcune delle maggiori orchestre sinfoniche italiane tra cui Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra Sinfonica di Milano (ex LaVerdi), Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza e Orchestra Regionale della Toscana, esibendosi su palchi prestigiosi come quello del Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Parma, Teatro degli Champs-Élysées di Parigi, Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo e Academy Theatre di Amman.
Parallelamente, la passione per l’organo nasce sin da bambino coltivando lo studio dello strumento. Per un anno frequenta il corso di organo col M° Fausto Caporali presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e nel 2017 partecipa a una masterclass col compianto M° Jean Guillou presso il Duomo di Padova. Fino al 2021 è stato titolare dell’organo Serassi di Caluso, considerato tra i più importanti del Canavese. Si esibisce inoltre come concertista e accompagnatore liturgico sia in Italia che all’estero.
È inoltre attivo come compositore. Negli anni sono stati eseguiti molti suoi brani di musica da camera e corale fino ad arrivare, nel 2019, alla prima esecuzione di un brano sinfonico, lo spettacolo “Credo” per solisti, coro e banda che ha coinvolto 80 musicisti e un pubblico di 1000 persone nelle due repliche di Bairo e Caluso.
Dal 2019 è direttore della Banda Musicale del Comune di Caluso con la quale, nel 2022, assieme alla Corale di Bairo, al Coro Città di Rivarolo e cantanti solisti, allestisce, presso il Palasport di Arè di Caluso, Il Gobbo di Notre Dame con un cast di 100 artisti e un pubblico stimato di 700 persone.
Redazione Web
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