(Editoriale)

C’è un aspetto particolare che colpisce, pensando al vissuto di Ennio Morricone: il suo forte legame con la moglie Maria. A lei l’ultimo pensiero del necrologio: “Rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”.

È la lezione più bella e intensa, lasciata in consegna a tutti. Parla di una comunicazione altra, che vive di amore e trova linfa nell’amore.

La straordinarietà di una vita vissuta fianco a fianco con la persona amata traspare e prende forma nell’arte.

La musica del Maestro ha scandito la crescita umana e spirituale di intere generazioni, aprendo all’incontro e disegnando itinerari verso il trascendente. La sua comunicazione, attraverso la musica, è stata sempre ispirata da verità, bontà e bellezza. Una grande lezione scritta sullo spartito coniugale.

Con queste parole lo ricorda Vincenzo Corrado direttore dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali della Cei, che abbiamo voluto fare nostre per non lasciar passare invano il momento forte e commovente della sua morte.

Se di nozze dobbiamo parlare per ricordare il Maestro Morricone, allora dobbiamo anche ringraziarlo per aver celebrato le nozze tra cinema, musica e cultura nella seconda metà del Novecento fino ad oggi.

All’annuncio della sua morte pochi sono stati coloro che non sono andati alla ricerca di un suo brano, di uno spezzone di film con la sua musica che ha risuonato in quel giorno per le strade, nelle case, negli uffici, persino nelle autoradio. I suoi suoni, vocalizzi, fischi, campane e cori hanno creato delle scene e degli episodi unici del connubio tra cinema e musica, impossibili da dimenticare.