Gli Alpini di Ivrea c’erano: presenti!

Nel cuore di Napoli dove, il 15 ottobre del 1872, Re Vittorio Emanuele II firmò il decreto n. 1056, che costituì le prime quindici Compagnie alpine.

Da allora i soldati di montagna italiani, destinati alla difesa delle Alpi, crebbero rapidamente in numero e furono organizzati in battaglioni e reggimenti che – lungo un secolo e mezzo – avrebbero partecipato in prima linea a tutte le principali campagne militari, oltre che alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali.

Nello scorso fine settimana, erano schierate in Piazza del Plebiscito, con lo sfondo di Palazzo Reale, dove ebbe origine il Corpo, tutte le Bandiere di Guerra dei Reparti alpini e a vocazione alpina, il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), sul quale sono appuntate 209 Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad appartenenti al Corpo, e tre compagnie in armi, rispettivamente del 9° reggimento alpini dell’Aquila (brigata Taurinense), 8° reggimento alpini di stanza a Venzone (brigata Julia) e del Centro Addestramento Alpino di Aosta, insieme a una congrua rappresentanza della Protezione Civile e dell’Ospedale da campo dell’ANA.

Tra le numerose cariche istituzionali intervenute alla cerimonia, spiccavano il decano degli Alpini in servizio, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

E, come abbiamo detto all’inizio, non è mancata una qualificata rappresentanza eporediese: insieme al Presidente di Sezione, Giuseppe Franzoso, il suo Vice Filippi Carlo, i consiglieri Pianfetti Marco, Arnoldo Bruno, Boni Sergio e il Presidente della Sezione Valsesiana Morra Gianni.