Per il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese il bilancio delle attività nel 2017 segna un netto aumento statistico del lavoro di operatori e tecnici. 1806 le chiamate gestite dal 118. Questo risultato conferma il trend in atto ormai da una decina di anni che vede un incremento costante del 10% annuo probabilmente per una sempre più radicata propensione nei frequentatori della montagna a rivolgersi ai numeri di emergenza in caso di bisogno e una sempre maggiore copertura della rete telefonica mobile nelle zone montane piemontesi. 

Di conseguenza, record anche di interventi effettuati dalle squadre del CNSAS Piemonte (1173) e di persone soccorse (1449), il 77% per via aerea e il 33% per via terra (33%). Le squadre di terra hanno salvato il 44% delle persone soccorse, contro il 56% dell’eliambulanza che per motivi di spazio è in grado di prelevare un massimo di 2 infortunati.   

Interessante segnalare che l’88% delle persone soccorse ha richiesto un intervento di soccorso mentre effettuava attività ricreative contro il 7% di residenti in montagna e il 5% di infortunati durante attività lavorative. Il 76% erano maschi contro un 24% di femmine.

Anche nel 2017 non è stata applicata Legge Regionale sulla compartecipazione ai costi per gli interventi di soccorso su terreno impervio immotivati, inappropriati, o generati da comportamento imprudente poiché in nessun caso si sono presentate condizioni che ne giustificassero l’applicazione.