Tenuta Roletto
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martedì 27 Maggio 2025

Reale mutua
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martedì 27 Maggio 2025

Il messaggio del vescovo Daniele

L’intera Diocesi di Ivrea si stringe con immensa gioia attorno a papa Leone XIV in un canto di lode e gratitudine alla Santissima Trinità per il dono alla Chiesa del nuovo successore di Pietro. Assicuriamo al Santo Padre la nostra preghiera perché nel dono che fa a tutti noi della sua vita si senta protetto e sostenuto dalla nostra intercessione.

“Il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio” e ancora “Pace a tutti voi e pace nel cuore di tutti” queste le sue parole e insieme già una conferma che vuole offrire alla Chiesa intera.

Il vescovo Daniele

Fu San Filippo Neri che nel XVI secolo rilanciò questa antica tradizione

ROMA - Edizione giubilare del “pellegrinaggio alle sette chiese” - Il racconto dei partecipanti che hanno fatto parte della numerosa delegazione eporediese, guidata da Padre Samuele Menini C.O. e da Padre Riccardo Bigi C.O. - 

Il nostro pellegrinaggio si è concluso, dopo circa dieci ore di cammino, presso la basilica di Santa Maria Maggiore dove ora riposano le spoglie mortali di Papa Francesco.

(alice bretto) – L’edizione giubilare del “pellegrinaggio alle sette chiese” di Roma ha visto la...

Bello vedere i bambini con la corona del Rosario in mano

BORGO REVEL - La Parrocchia di Sant'Anna, centro di spiritualità mariana - Il mese di maggio occasione per meditare, guidati da oratori molto preparati, e per pregare insieme - Davvero una grande Grazia per tutta la comunità

Il prossimo incontri guidato dal Diacono Emanuele Fusaro; conclude il Parroco Don Valerio D'Amico

(e.a.) – Mese di maggio all’insegna della preghiera a Maria e delle conversazioni in...

Nel 35.mo anniversario dall'apertura della Casa di Sant'Anna Boschi

CASTELLAMONTE - La Comunità Cenacolo fondata da Suor Elivira Petrozzi festeggia i 35 anni di presenza e servizio in Canavese con il Vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera - VIDEO E GALLERY

Il Pastore della Chiesa eporediese e canavesana accolto da numerosi Sacerdoti con Padre Stefano Ragno

(giancarlo guidetti) – Uno splendido pomeriggio di sole ha accompagnato a Sant’Anna Boschi di Castellamonte,i festeggiamenti per il 35.mo anniversario di presenza su questo territorio della Comunità Cenacolo Fraternità...

Sabato 17 maggio, giornata illuminata da una luce speciale

AGLIE', CUCEGLIO, SAN GIORGIO, OZEGNA E LUSIGLIE' - Accolta la reliquia del Beato Carlo Acutis con una grande festa al Santuario di Madonna del Bosco - Giornata di riflessione, preghiera, divertimento, nel segno di una santità che parla ai giovani - 

Insieme bambini e ragazzi hanno giocato, ballato e partecipato ai laboratori proposti, per conoscere ed approfondire la vita ed i miracoli di questo giovane beato.

(donatella novaria) – Sabato 17 maggio al Santuario della Madonna del Bosco di Ozegna le parrocchie di Agliè, Cuceglio, Ozegna, S. Giorgio e Lusigliè hanno organizzato un pomeriggio di festeggiamenti per accogliere la...

Dopo la S.Messa, presieduta da Don Antonio Luca Parisi, gli Animatori hanno donato a ciascun bambino un santino raffigurante Papa Leone XIV

RIVAROLO CANAVESE - La Festa di chiusura del Catechismo, momento di fede, amicizia, gioia condivisa - Pomeriggio di giochi, allegria e spiritualità, vissuto in un clima di grande partecipazione e collaborazione tra tutte le realtà oratoriane

Il tema scelto per l’occasione è stato “L’Impero romano”, che ha ispirato le varie prove -

(francesco paolo torta) – Sabato 17 maggio l’Oratorio San Michele di Rivarolo Canavese ha...

Non è mancato anche un omaggio floreale, offerto a tutte le Signore presenti.

CHIESANUOVA - Si festeggiano tutte le mamme - La piccola, ma viva e vitale comunità sottolinea il ruolo della figura materna nell'edificazione della famiglia, Chiesa domestica -

“Regista” di questa bella iniziativa l’Associazione “I Ginestrin” -

La piccola, ma viva e vitale comunità di Chiesanuova, ha offerto, sabato 10 maggio, un altro bel...

Presso il salone parrocchiale Don Salvetti, organizzato dalla Pro Loco 

ROSONE DI LOCANA - La Resistenza, le sofferenze, il dolore, ma anche il coraggio delle popolazioni locali, viste "Con gli occhi di Florenc" - La memoria storica diventa docufilm - Serata che ha appassionato e intrecciato racconti e musica, con l'impegno di una brava Insegnante, la Prof. Sabrina Pecchenino - 

Nell'80° della Liberazione, ripercorsi episodi significativi avvenuti nel 1944 in Canavese come l'incendio di Feletto, la strage alla stazione di Bosconero  e il rastrellamento nazifascista a Bosconero.

Venerdì 16 maggio presso il salone don Salvetti a Rosone nel comune di Locana si è svolto un...

Domenica 25 maggio 2025 resterà una data simbolica

CUCEGLIO diventa ufficialmente il “Paese della Fritüra Dusa” - Una giornata di festa per celebrare tradizione, identità e comunità

Tra i promotori dell’iniziativa, l’Assessore del Comune di Cuceglio, Mattia Baudino, che ha voluto sottolineare l’impegno personale profuso con passione

CUCEGLIO – Domenica 25 maggio 2025 resterà una data simbolica per il Comune di Cuceglio, che ha...

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I FILM DEL GIUBILEO di GRAZIELLA CORTESE

My everything

La speranza: è il tema principale, per questo periodo, del Sussidio per il Giubileo 2025; e anche...

Iniziativa ricca di significato pastorale delle Parrocchie guidata da Don Luca Meinardi e Don Massimiliano Marco

OZEGNA, CUCEGLIO, AGLIE', LUSIGLIE', SAN GIORGIO - Viva attesa per l'arrivo della Reliquia del Beato Carlo Acutis - Il giovane ormai prossimo alla canonizzazione esempio di vita consegnata al Padre - Il suo messaggio raggiunge soprattutto i giovani, ma per tutti indica la centralità dell'Eucarestia -

Molto ricco il programma, in piena sintonia con il cammino sinodale

(f.c.) – C’è grande attesa per l’ostensione della reliquia del Beato Carlo Acutis a Ozegna...

Le catechesi sono state introdotte ogni volta da don Antonio Parisi

RIVAROLO CANAVESE - Sette incontri (sempre molto partecipati) per "riscoprire" i Sacramenti - Perchè un rinnovato apprezzamento dei Sacramenti può rivitalizzare la spiritualità individuale e comunitaria - Molto apprezzati gli Oratori intervenuti

A tutti e a ciascuno, essi offrono: forza, perdono, guarigione e guida per affrontare le diverse circostanze dell'esistenza.

(franca demaria) – Nel corso dell’anno 2024/25, ai fedeli adulti delle nostre parrocchie di...

FONDATA NEL 1959 SU IMPULSO DI DON SILVIO MARGHERIO, NEL 1964 ASSUNSE LA SUA FORMA DEFINITIVA

Storia della Corale Polifonica Valchiusella

Una formazione nata con l’intento di “sentire, pensare, cantare, sognare...”

(di Andrea Tiloca)

Foto: La Corale Polifonica della Valchiusella negli anni ‘60 Nel 1959, a Vico Canavese, con...

FELETTO – Il Vescovo Mons. Daniele Salera presiede la S. Messa solenne dell’ Assunta 2025

(gabriella franzino – edy guglielmetti) – E’ durata 25 anni l’attesa per vedere esposta in mezzo alla chiesa parrocchiale la bella statua della Madonna Assunta in Cielo a Feletto Canavese.
E’ tradizione, infatti, che ogni 25 anni la statua tanto cara ai felettesi venga calata dalla sua nicchia nell’altar maggiore e lasciata alla venerazione dei parrocchiani. 
La statua dell’Assunta fu scolpita tra il 1709 ed il 1711; è in legno di rovere e misura, dal piedestallo al capo 242 cm, che diventano 253 cm se si prende come punto di riferimento il pollice della mano sinistra, cioè il punto più alto.
Ai piedi della Vergine, in una nuvola bianca, si trovano alcuni angioletti.
Da sempre questo giubileo della Vergine viene preparato con la partecipazione e l’aiuto di tanti parrocchiani che, in vario modo, con il lavoro, competenza, tempo, offerte e preghiere, rendono onore a Maria Santissima.

Culmine dei festeggiamenti è stata la celebrazione della S. Messa solenne di domenica 25 maggio presieduta da S.E.R. Monsignor Daniele Salera, concelebrata dal Vescovo Emerito di Pinerolo Monsignor Piergiorgio Debernardi, felettese doc e molto legato alla comunità e alla chiesa di Feletto, dal Parroco don Stefano Teisa, da don Roberto Provera prete cottolenghino, assistendo il diacono Giacomo Mareina; inoltre erano presenti le autorità comunali: il sindaco di Feletto signora Cristina Ferrero e il sindaco di Lombardore signor Rocco Barbetta, l’Amministrazione comunale e la rappresentanza della Polizia municipale, il comandante della stazione dei Carabinieri di Rivarolo Canavese luogotenente Alfonso Lombardo, numerosissime Associazioni felettesi con i loro gagliardetti e bandiere.

Il saluto del Vescovo che, in questo giorno speciale all’interno dell’Anno Giubilare, chiedeva per il popolo di Feletto la grazia della misericordia, è risuonato nell’ampia navata gremita di fedeli accorsi anche dai paesi vicini o di felettesi oggi non più residenti e lontani, che hanno voluto essere presenti per sentirsi ancora accolti dall’abbraccio materno di Maria.
Nel corso dell’omelia Monsignor Salera ha posto l’attenzione sullo Spirito Santo, su quel grande dono che Dio ha voluto fare per custodirci e proteggerci, per prenderci la mano quando siamo a terra, abbattuti, per sorreggerci quando umanamente le forze ci abbandonano, affinché noi crediamo fermamente, fiduciosi, di essere da Lui amati.

Al termine della Celebrazione la sacra effige della Madonna è stata portata in processione lungo le vie del

paese, addobbate per l’occasione, mentre le campane delle Cappelle lungo il tragitto suonavano al passaggio della Vergine e i

canti della Cantoria parrocchiale e le note della Banda cittadina accompagnavano la statua e i fedeli nel percorso.

Infine, al rientro in Chiesa per le ultime preghiere e la benedizione finale, il nostro Vescovo ci ha esortati a “rivolgersi

a Lei affinché interceda per noi presso la SS Trinità, quella protezione che , da solo, l’uomo non può procurarsi”.

L’intensa giornata è terminata con un momento conviviale presso il ristorante “I Templari” a Feletto.
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LOCANA / ROSONE – “Con gli occhi di Florenc” – La Resistenza vista da un bambino diventa docufilm

Venerdì 16 maggio presso il salone don Salvetti a Rosone nel comune di Locana si è svolto un evento speciale: la proiezione di un docufilm che ha messo in luce i fatti realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale in Canavese.
L’atmosfera era carica di emozione e significato, grazie anche alla partecipazione attiva dei ragazzi della classe terza della scuola secondaria di primo grado di Locana, coordinati dalla professoressa Sabrina Pecchenino.

Il docufilm, realizzato dall’associazione culturale “Terre da raccontare”, a cura dal regista Stefano Centrone, su soggetto di Luca Ariano con la sceneggiatura di Rino Coppola,  interpretato da attori dilettanti, si inserisce nel contesto delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione, focalizzandosi su episodi significativi avvenuti nel 1944 in Canavese come l’incendio di Feletto, la strage alla stazione di Bosconero  e il rastrellamento nazifascista a Bosconero.

Questi eventi, visti attraverso gli occhi di un bambino, Florenc, offrono una prospettiva unica e toccante sulla Resistenza e sulle sofferenze vissute dalla popolazione locale durante la Seconda Guerra Mondiale.
La musica ha giocato un ruolo fondamentale nell’intero evento.
I brani selezionati dai ragazzi della classe terza hanno saputo trasmettere le emozioni e le esperienze vissute da chi ha attraversato quegli anni difficili.

I ragazzi con le chitarre, con la batteria e con le loro voci hanno saputo interpretare i pezzi con grande passione, rendendo omaggio a coloro che hanno lottato e sofferto.
È stato un momento toccante che ha permesso a tutti i presenti di riflettere sull’importanza della memoria storica.
L’idea di associare la musica al racconto della storia ha reso la serata unica: non si è trattato solo di guardare un filmato, ma di vivere un’esperienza emotiva che ha avvicinato i presenti a quei momenti tragici del passato.
Ogni nota e ogni parola cantata hanno fatto vibrare le corde delle coscienze, ricordando che la memoria è un tesoro prezioso da custodire.
Soddisfatto il direttivo della Pro Loco di Locana che ha organizzato l’evento e che, al termine della serata, ha ringraziato i ragazzi per il loro impegno e l’entusiasmo con cui hanno partecipato e i componenti dell’associazione “Terre da raccontare” per il fantastico lavoro di ricerca e di studio dei particolari nel docufilm.
I ringraziamenti sono andati, inoltre, al vicesindaco Mauro Guglielmetti e all’assessore Mauro Noascone presenti alla serata, al dirigente professor Daniele Vallino, ai docenti intervenuti, alla professoressa Pecchenino e un sentito grazie con un forte applauso è stato fatto all’instancabile Florenc Peila, protagonista del docufilm che accompagna nel tour i promotori del film.
Eventi come questo aiutano a mantenere viva la memoria e a imparare dalla storia.
“Non dimentichiamo mai ciò che è stato” sottolineano gli amministratori.
“Un grazie sincero all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco di Locana per l’ospitalità e per aver organizzato e gestito tutto con cura e passione.
Un applauso anche alla classe 3L delle scuole medie di Locana, che ha arricchito la serata con canti e musiche a tema: davvero bravi!
Grazie a tutti voi che siete intervenuti: è stato bello condividere questa esperienza con così tante persone” ribadiscono in un post dall’associazione culturale “Terre da raccontare”.
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CUCEGLIO – Il paese delle fritüra dusa – Una domenica indimenticabile

CUCEGLIO – Domenica 25 maggio 2025 resterà una data simbolica per il Comune di Cuceglio, che ha ricevuto ufficialmente il riconoscimento come “Paese della Fritüra Dusa”, in occasione della 20ª edizione dell’omonima sagra organizzata dalla Pro Loco locale.
La cerimonia si è svolta nel pomeriggio, presso il Campo Sportivo Comunale “R. Ferrarotti”, alla presenza di numerosi cittadini, associazioni del territorio e rappresentanti delle istituzioni.
Tra gli ospiti, anche i Sindaci dei Comuni limitrofi, il Consigliere metropolitano Pasquale Mazza e il Consigliere regionale Mauro Fava, che hanno voluto testimoniare il loro sostegno all’iniziativa e alla valorizzazione delle tradizioni locali.
Durante l’evento sono stati presentati i nuovi cartelli turistici posizionati agli ingressi del paese, che celebrano in modo visibile e permanente il legame di Cuceglio con questo piatto simbolo della cucina popolare piemontese.
La Fritüra Dusa, fu già inserita nel 2018 tra i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) del Piemonte
Tra i promotori dell’iniziativa, l’Assessore del Comune di Cuceglio, Mattia Baudino, che ha voluto sottolineare l’impegno personale profuso con passione:
“Ho lavorato con il cuore, perché credo profondamente nel valore di questa tradizione e nell’impegno della nostra Pro Loco, che da vent’anni porta avanti la Sagra della Fritüra Dusa con dedizione e spirito di comunità. Ringrazio i miei colleghi amministratori, il nostro Sindaco e in particolare il Consigliere regionale Mauro Fava per avermi sostenuto in questo percorso.”
L’iniziativa ha rappresentato un momento di forte coesione per l’intera comunità, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione.
Cuceglio si è raccontato attraverso i suoi sapori, la sua storia e le sue persone, dimostrando ancora una volta che la valorizzazione del territorio passa anche – e soprattutto – dalle radici culturali e culinarie.
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Fare nuove tutte le cose: anche le banche (di Filippo Ciantia)

Il primo Papa italo-franco-americano, con passaporto peruviano, ci racconta di mondi vicini eppure lontani: l’Europa e le Americhe, di Chicago dove è nato e cresciuto e delle periferie del Perù, dove ha svolto la sua missione, portando con sé la speranza dei migranti in Gesù Salvatore e di un futuro migliore.
Ha scelto di chiamarsi Leone XIV, spiegando che “Papa Leone XIII […] affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.
Si pensa che la Dottrina Sociale della Chiesa sia un insieme di precetti di teologi e clero. Tutt’altro! Essa è lo sviluppo sistematico e profetico dell’esperienza della comunità cristiana e dei fedeli che costruiscono un altro mondo nel mondo.
Pochi anni dopo l’enciclica di Leone XIII, nel 1904, un italo americano nato in California da emigrati liguri – Amadeo Peter Giannini, detto A.P. – fondò a San Francisco la Bank of Italy: una banca non più riservata ai ricchi, ma accessibile anche agli immigrati, agli operai e ai piccoli imprenditori, fino ad allora esclusi dai servizi bancari.
Dopo il devastante terremoto di San Francisco del 1906, A.P. fu tra i primi a riaprire, concedendo crediti per la ricostruzione senza garanzie formali, basandosi sulla fiducia, credendo nella dignità del lavoro e nella responsabilità individuale e incarnando lo spirito di servizio al bene comune.
Lo straordinario sviluppo dell’agricoltura californiana trova radici nella sua visione di economia sociale. Sostenne i piccoli agricoltori, ma anche l’industria cinematografica nascente di Hollywood. Finanziò, tra l’altro, la produzione di “Via col vento” e quelle di Walt Disney.
Come la Rerum Novarum, A.P. Giannini esalta la centralità della persona, il diritto al lavoro e la destinazione universale dei beni.
Nel 1928 Bank of Italy si trasformò in Bank of America: A.P. ne fece una delle più grandi banche al mondo. Rifiutò onorificenze e ricchezze personali: “Il mio lavoro più difficile è stato evitare di diventare milionario”, confessava. Ci ha insegnato che la finanza può essere strumento di equità, crescita e giustizia sociale.
Il verso dell’Apocalisse “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” vale e si realizza davvero per tutto… anche per le banche!

PAROLA DI DIO – “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi”

At 15, 1-2. 22-29
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».
Sal 65
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Ap 21, 10-14. 22-23
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.
L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.
Gv 14, 23-29
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Come è difficile accettare la testimonianza della “novità”.
Ancora di più quando si parla di “novità” di vita e il cristianesimo è “novità”.
I “detentori della verità” fanno fatica a comprendere una Verità che non è la loro e dunque la storia si “ripete”.
Il capitolo 15 degli Atti degli Apostoli (prima lettura) narra la difficoltà e le contese relative ad una “questione”: la circoncisione (appartenenza al popolo di Dio) come elemento necessario per “accedere” al cristianesimo.
I giudei che si sono convertiti, ne sono convinti: occorre passare attraverso la conversione  giudaica e poi al cristianesimo.
Paolo e Barnaba non credono che la “novità cristiana” abbia bisogno di questi “passaggi” legati alla obbedienza pedissequa della legge di Mosè e chiedono agli “anziani”.
Sarà il Concilio di Gerusalemme che dirimerà la questione: “Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi..di non imporvi alcun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie”.
Anno 49 e un “modello di sinodalità”: problema, analisi, discernimento, risoluzione per il “bene” della comunità.
La ricchezza della comunità: lingue, popoli, culture… per un unico Cristo.
La ricchezza della pluralità nella novità del Vangelo.
Paolo e Barnaba sono assertori che il battesimo dona gratuitamente la fede e la Grazia, tuttavia, per non “rompere la comunione” si rivolgono agli “Apostoli e agli Anziani”.
Ancora questa espressione così importante, un’assemblea riunita alla luce della Parola, e Pietro ha assistito con umiltà, appellandosi allo Spirito, propone…
Un esempio che attraversa i secoli.
Ascoltare ed ascoltarsi tutti, in un’unica comunione ecclesiale.
Parlare nella Chiesa, è comunione e la sinodalità, in questo senso, è “generativa” di una coscienza ecclesiale, di una “fede pensata”.
La memoria della conversione a cui ha assistito diventa l’espressione della forza dello Spirito Santo: Gesù salva tutti, è per tutti, la Grazia è dono, è gratuità.
Parole narrate, parole sapienziali e profetiche: il “meglio” che nasce dal discernimento alla luce dello Spirito Santo, la “scelta migliore”, non la più “bella”, “democratica”, del “più importante”… ma la “scelta migliore alla luce dello Spirito”: “È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi”.
“Tutti e ciascuno”: Syn holé te ekklesia (At 15,22) con tutta la Chiesa con il riconoscimento nella fraternità e nella responsabilità.
Tutti al servizio della sinodalità.
Tutti, seppur nella diversità di “ruolo”, possono dare un “contributo”, partecipano al discernimento in comunione, in fraternità.
Tutti “in cammino”, come popolo, come realtà dinamica e viva, illuminati dalla luce di Cristo.
Per un “con-senso” che non è “siamo tutti d’accordo” o “pensiamo allo stesso modo”, ma “sentiamo” insieme a che cosa la Chiesa è chiamata.
“Il nome della Chiesa è sinodo”: lo sappiamo da secoli, eppure ancora facciamo fatica ad elaborare in comunione l’ascolto reciproco, la “discussione” alla luce della Parola di Dio, l’obbedienza allo Spirito, la pace nella comunità, oltre i dissensi, oltre i particolarismi…
E (seconda lettura) quella  Chiesa (la Gerusalemme Celeste) che vede Giovanni nell’Apocalisse, che scende dal cielo “risplendente della gloria di Dio…simile a quello di una gemme preziosa” è permeata della santità divina.
Questo è possibile se la Chiesa è fedele, paziente, in uscita, accogliente, se si lascia guidare dallo Spirito Santo, umile, capace di cogliere i segni dei tempi.
Una Chiesa di pace, una chiesa in cammino.
La pace… (Vangelo)
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace”.
In quel “discorso di addio”, Gesù ci “lascia” senza abbandonarci, senza privarci: la sua Parola e la sua Pace sarà con l’uomo.
Il “Paraclito lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
La consolazione della Presenza.
La Presenza di Cristo nella Chiesa… “non vi lascio”…
“Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”.
Nell’affetto della condivisione un abbraccio di consolazione: non temete…Dio è con voi.
Sarà con voi.
Per sempre.
Senza turbamento né paura.
Gesù sa che il rischio è quello di essere “travolti” dagli eventi, di non comprendere, di essere turbati e timorosi… e rassicura…: “Vi lascio la pace” e “Vado e vengo a voi”.
La dimora di Dio nell’uomo, la dimora nell’anima dell’uomo.
La “presenza” di Dio “rinnovata”, non più solo “nel Tempio”, ma nell’uomo che diventa “tempio di Dio” (cfr  2 Cor 16,8).
La presenza di quel Dio Incarnato.
La presenza che dona pace.
La pace che non può essere altro che la fiducia, il totale affidamento, l’abbandono alla fede che solo in Dio trova completamento.
Quelle “mani di Dio” che donano la pace… la pace non come la “cerca” il mondo, ma come la dona Dio.
Non trattati, non una stipula di contratto, non un decalogo di sicurezza… la pace… un dono.
Come quel dono da custodire, come in quel giardino… custodire, tenere sotto osservazione (il verbo téreō, nel Nuovo Testamento viene tradotto spesso come osservare, ma il significato primario è custodire) il dono.
La Parola che è Via Verità e Vita e porta pace.
La pace di Dio attraverso la via della giustizia, della fratellanza, della prossimità, del perdono… le vie per la strada della pace.
La pace dello Spirito Santo.

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