All’ombra del palazzo municipale, voci di bimbi cantano in coro l’Inno d’Italia.

I più piccini hanno appena tre anni, i più grandi non ne hanno ancora sei.

Tengono nella manina una minuscola bandiera tricolore, che sventola festosamente.

Le note si diffondono sulla piazza di Palazzo Canavese, gioiosamente invasa dalla nidiata di circa 25 bimbi della scuola dell’infanzia del paese che, guidati dalle insegnanti, si danno la mano per un simbolico girotondo in occasione del “compleanno” del nostro Stato, nato a Torino il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia.

Il Canto degli Italiani, scritto dal ventenne genovese Goffredo Mameli, musicato a Torino da Michele Novaro ed eseguito, per la prima volta, a Genova il 10 dicembre 1847, racchiude sette secoli di lotta contro il dominio straniero e l’ardente desiderio di essere liberi e uniti sotto un’unica bandiera, che esprima identità di ideali. Il 17 marzo scorso, per ricordare l’Unità d’Italia, il sindaco Silvano Signora, l’Amministrazione comunale e il Gruppo Alpini Palazzo Piverone hanno voluto essere accanto a bambini, genitori e insegnanti per un momento di riflessione e di gioco, con i quiz sulle regioni d’Italia e la merenda in piazza.

A memoria di questo bel pomeriggio, rimangono le bandierine, poste dai bimbi nelle fioriere del Municipio, che fluttuano a ogni soffio di vento e ci rammentano l’importanza dell’unità e della pace.

Piera Monti

Redazione Web