Foto Vatican Media/SIR
C’è un momento della vita in cui tutto sembra possibile, in cui si assaggiano idee come si fa con i cibi a un buffet: si prova, si mescola, si salta da un pensiero all’altro. Ma anche il più elastico, prima o poi, accusa la nausea. E allora nasce una fame diversa: di stabilità, di senso, di una meta. Non più infinite opzioni ma una direzione. Un punto fermo.
Un punto fermo, sì. Perché alla lunga non regge l’idea che l’unico valore sia non avere valori, che l’unica possibile certezza sia il dubbio. Serve una verità che tenga. Un centro. Un fine.
Il solito discorso? Forse. Ma mai fuori moda, perché è antico quanto l’uomo, anzi, profondamente umano. E in questa sete di senso si è inserita la voce di un nuovo pontefice.
Leone XIV, sin dalle sue prime parole, ha voluto mettere Cristo al centro, indicando così la via. Non sé stesso, ma Cristo. Tant’è che si è presentato al mondo con il saluto del Risorto: “La pace sia con tutti voi”.
Ai giovani ha voluto gridare con forza le parole di San Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”.
E parlando della vocazione, del comprendere per cosa si è chiamati a vivere, ha detto: “La Chiesa ne ha tanto bisogno! Ed è importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”.
Parole che non blandiscono ma svegliano. Che non seducono, ma lanciano. Che danno fiducia.
Un giovane, tra i tanti in piazza, ha raccontato: “Credo che il mondo di oggi abbia bisogno di un pontefice in grado di parlare con amore e coraggio di Cristo, della sua figura regale e salvifica. Questa necessità si avverte ancor di più tra noi giovani, in una società dove siamo scombussolati da tantissime idee ed ideologie: quello di cui abbiamo bisogno è un punto fermo nella nostra vita, una bussola e un maestro da seguire, e questo non può essere altro che Cristo. Pertanto, le parole di Leone XIV hanno scaldato il mio cuore fin da subito. In quella piazza gremita mi sono sentito abbracciato dalla Chiesa, come se finalmente qualcuno avesse avuto il coraggio di indicare chiaramente la strada”.
Un Papa che impareremo a conoscere, ma che fin d’ora si staglia come una figura con il dito puntato forte su Cristo. Quella è la strada.
Di sé ha detto: “Sparire affinché rimanga Cristo”. E per tanti giovani già basta per iniziare a seguirlo.