La Confraternita del Gesù, nell’ambito delle iniziative per la festa patronale e il gemellaggio tra Tavagnasco e il Comune francese di Charantonnay, ha ospitato un interessante dibattito su “Il futuro dell’Europa”, che aveva come obiettivo quello di fare il punto sugli scenari europei evidenziati dal Libro Bianco del 2017, composto nel 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma.
Dopo i saluti di Alberto Avetta, presidente regionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e di Angelo Canale Clapetto, sindaco di Quincinetto e presidente del Bim (Bacino imbrifero montano), sono intervenuti Daniele Viotti, europarlamentare, Anna Merlin, consigliera di Città metropolitana di Torino con delega ai progetti europei, Giovanni Franchino e Pierre Louis Orelle, sindaci di Tavagnasco e Charantonnay, e Lucia Mastromatteo, referente della cooperativa Agathon, che gestisce gli immigrati residenti sul territorio.

“Lo scenario attuale – ha esordito Viotti – vede l’Europa letteralmente divisa in due: quella che spinge a promuovere gli investimenti per un futuro condiviso e quella che pensa solo alla difesa, alla lotta all’immigrazione, alla chiusura delle frontiere e al contrasto al terrorismo. E’ quasi un dialogo tra sordi… Per questo dico che il gemellaggio che viene sancito oggi è una salutare boccata d’ossigeno. E aggiungo che bisogna investire sui giovani e sulle loro capacità, per potersi confrontare con le grandi potenze di oggi”.

“Grazie ai gemellaggi – ha insistito Anna Merlin – ci sentiamo di essere cittadini europei, sono un’importante occasione per opporsi all’euroscettiscismo, promuovendo la solidarietà in un tempo di crisi. Come Città metropolitana appoggiamo sempre volentieri progetti transfrontalieri per la valorizzazione del territorio”.
“Di Europa non si parla solamente nelle sedi deputate – è intervenuto Pierre Louis Orelle -, ma anche in occasioni come questa del gemellaggio, e con segnali molto forti. Siamo figli dei flussi migratori, l’Europa invecchia e ha bisogno di nuove energie. Penso che comunque debba essere considerata una guida, anche a fronte di altri problemi come politiche sociali, lavoro, fiscalità e inquinamento: auspico meno tecnocrazie e più capacità di risolvere tali problemi”.

“Bisogna essere tenaci e difendere l’Europa e i suoi valori – gli ha fatto eco il collega Giovanni Franchino -. Viviamo nel benessere e dobbiamo fare sì che tutti ne godano. Da sempre Italia e Francia accolgono immigrati con lo spirito giusto. Accogliere e ricevere è una grandissima opportunità”.

L’ultima parola è toccata a Lucia Mastromatteo. “Nel 2016 sono arrivati nei paesi dell’eporediese 73 immigrati d’origine diversa (Senegal, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Camerun…) – ha detto -, cristiani e musulmani che convivono tra loro, lieti di poter vivere qui piuttosto che nelle grandi città. Frequentano corsi d’Italiano e una cinquantina di loro già lavorano. Come non considerare questo un buon esempio?”.

Al termine dell’incontro, in piazza del Municipio, si è svolta la celebrazione del gemellaggio tra i due Comuni, con la lettura della Carta del Gemellaggio da parte dei due primi cittadini, la firma e lo scambio di doni, al suono dei rispettivi inni nazionali, eseguiti dalla Filarmonica Vittoria di Tavagnasco, e dei canti dei cori locali Rio Fontano e Mimosa.