L’accogliente salone della Cantina della Serra è diventato punto di riferimento per il territorio.

È ormai sede abituale di eventi, spazio per parlare di tradizione e innovazione, per socializzare e degustare quei caratteristici vini, dal gusto pieno e generoso, frutto degli antichi vigneti della Serra morenica, della passione di esperti viticoltori e di chi lavora assiduamente per curarne la produzione.

Qui i concetti di storia, cultura, lavoro, tradizioni e vino si fondono nel sostantivo “territorio”, dove si trova humus per crescere e progredire. Qui si ha riguardo anche per le radici: la vite, per dare frutti rigogliosi, dev’essere ben radicata nel terreno e orientare i suoi rami verso il cielo; così la cooperativa Cantina della Serra intende custodire le antiche tradizioni e, contemporaneamente, stare al passo con i tempi e anticipare il futuro.

Perché, allora, non dare spazio alla storia e alle storie dei territori?

In quest’ottica l’8 marzo si è svolta un’intensa serata con l’ensemble Le Voci del Tempo, che ha presentato “Grazia-Racconti di Grazia Deledda in concerto”.

I racconti della scrittrice, premio Nobel per la letteratura 1926, sono diventati canzoni, composte ed eseguite alla chitarra da Mario Congiu che, per l’occasione, si è trasformato in eccezionale cantastorie.

Con Marco Peroni, scrittore eporediese conosciuto in tutta Italia, che sa fare indagine storica partendo da fonti non convenzionali e creare percorsi di vita narrata, è nato un suggestivo intreccio di parole e musica, che ha emozionato il pubblico presente in sala.

La Cantina della Serra, che nel 2023 compie 70 anni, è anch’essa “voce del tempo”: contribuisce a tenere vive le memorie di un territorio privilegiato come l’anfiteatro morenico della Serra, da cui prende nome. Un lavoro complesso, una straordinaria esperienza di “ritorno al futuro”.

Piera Monti

Redazione Web