Mia figlia Maria ha sposato un giovane brianzolo di Giussano. Il consuocero Carlo mi ha chiesto di incontrare una suora benedettina cistercense dall’Eritrea. Suor Lull si trova in Italia per cercare aiuti per la loro comunità che vive in un paese poverissimo e “complicato”. “La suora mi è stata indicata dalla badessa del monastero cistercense di Cortona, che è originaria di Seregno”.
Ho così scoperto un mondo bellissimo di solidarietà e volontariato. Tutto origina da un laico consacrato, Ettore, che insieme ai suoi confratelli Memores Domini, si reca a Nazareth per aiutare lo sviluppo dell’Holy Family hospital. I bisogni sono tanti e, raccogliendo l’appello di Ettore, sorge a Rimini l’associazione “Romano Gelmini per i popoli della Terra Santa”. Carlo la conosce al Meeting di Rimini, occasione grandiosa di incontri.

Affascinato, si coinvolge con i suoi amici. C’è sempre da fare per muratori, imbianchini, idraulici e manutentori.

Altri incontri li portano dalle Trappiste di Valserena in Toscana, e, su invito delle Clarisse di Gerusalemme, al monastero di Leivi, vicino a Genova. Scoprono anche le Clarisse dell’Adorazione Perpetua di Grandate, vicino a casa: ogni martedì si recano a pulire gli ambienti, sistemare l’orto, e fare ogni altro lavoretto necessario. A Cortona stanno sistemando l’orto a terrazze, riparando i muretti a secco, le scale e gli scivoli per far passare una moto carriola che hanno donato.

Poi incontrano la cooperativa In-Presa di Carate e si coinvolgono con i ragazzi più difficili nel progetto degli orti. Si fanno avanti le Suore di Carità dell’Assunzione, per la ristrutturazione della casa a Roma.

Ora le cistercensi eritree.

L’ex direttore di produzione di una fabbrica tessile, appassionato di manutenzione “non si fa mai da parte” di fronte ad una richiesta di aiuto. Ora sono un gruppo di una cinquantina di “grandi amici pensionati” che mettono i loro talenti a disposizione di piccole realtà vive di chiesa, affinché possano continuare la loro preziosa presenza. “Ci basta l’alloggio: per il resto ci pensiamo noi e non ci mancano le cuoche”.

Lunedì partenza per Gerusalemme.
E tutto con grande soddisfazione e in letizia.
La vera quota cento delle pensioni è il centuplo quaggiù.

Filippo Ciantia