“Per abbattere un albero ci vogliono pochi minuti, mentre per vederlo crescere ci vogliono decenni!”; “Chi abbatte un albero abbatte una speranza”: si chiude con queste accorate citazioni il duro comunicato-stampa con cui la capogruppo di Rivarolo Sostenibile Marina Vittone lancia all’amministrazione Rostagno la pesante accusa di aver varato “un progetto di smantellamento totale delle alberate storiche cittadine”.

In effetti, dopo gli abbattimenti selettivi di alberi malati avvenuti in estate nei controviali centrali, in corso Italia e viale Losego, in questi giorni analoghe operazioni sono state compiute nel viale centrale del castello Malgrà, mentre l’abbattimento pressoché totale e su ambo i lati è in atto in via Piave e avrà luogo dopo le festività di Ognissanti in via Berone. Il tutto avviene sulla scorta del piano di intervento redatto dall’agronomo Claudio Corazzin, che al termine di due anni di indagini ha dipinto un quadro piuttosto negativo degli oltre mille alberi presenti sul suolo pubblico rivarolese.

Per vari motivi – spesso naturali, come ad esempio l’età, in altri casi indotti, ad esempio l’interramento in vasconi con la terra a superare di molto la parte radicale dell’albero – molte piante sono risultate in cattive condizioni e attaccate da una malattia che ne indebolisce la struttura portante. E in effetti, in molti dei ceppi rimasti dopo l’abbattimento si può notare come la corona del centrale del tronco sia completamente cava: oltre a causare sofferenza all’albero condannandolo a un insecchimento più o meno rapido, ciò ne pregiudica la stabilità e potrebbe rivelarsi fonte di pericolo per pedoni e automobilisti (è solo della scorsa estate l’episodio dell’improvviso e repentino crollo di un ippocastano in corso Torino, avvenuto per fortuna in orario serale e senza danni a cose o persone).

Così l’amministrazione Rostagno ha deciso di varare un piano di progressivo abbattimento delle piante malate, pianificando la loro sostituzione con varietà più resistenti contro la malattia che ha così pesantemente intaccato il grande (e ammirato) patrimonio arboreo della città. La decisione non è però piaciuta al consigliere Vittone, che contesta che la decisione sia stata assunta con atto monoscratico del sindaco senza il passaggio nella commissione consiliare competente e asserisce che “Gli alberi vengono descritti come “malati terminali”, potenziali propagatori di infezioni varie o sofferenti di anomalie strutturali in parte anche dovute alle potature o capitozzature a cui abbiamo assistito negli anni. In realtà questi alberi non appaiono tutti così compromessi da giustificarne un abbattimento completo e contestuale. Senza contare il pesante impatto estetico che un tale intervento avrà sul profilo dei viali cittadini: uno scempio!”.

“Alle polemiche strumentali di Vittone siamo abituati, ma questa non sta proprio in piedi, nè scientificamente nè politicamente – replica seccato il sindaco Rostagno -. L’esperto incaricato dall’Amministrazione ha una competenza e professionalità unanimente riconosciuta: penso che il suo giusizio sulla salute degli alberi conti più del parere di un profano. Conosciamo benissimo l’importanza della vegetazione per la salute dell’ambiente e dell’uomo e sappiamo anche noi che i viali sono uno dei tesori di Rivarolo, tanto e vero che verranno tutti ripristinati con nuove piante: se non fosse stata una scelta obbligata, perché mai avremmo dovuto varare un piano di questo genere, che certo non garantisce popolarità e impegna le già non ricche risorse a disposizione del Comune?”

Maurizio Vicario