Procede – col ritmo più spedito possibile – il progetto di “svuotamento urbano” che dovrebbe portare già nei prossimi mesi all’abbattimento della vecchia Elementare di via Roma e alla riqualificazione dell’area con una serie di “quinte verdi” (giardini e alberate), panchine e aiole su pavimento drenante, passaggi pedonali e piste ciclabili protette, un paio di dozzine di parcheggi.

Una ventina di giorni fa si è concluso il concorso di progettazione dell’intervento realizzato in collaborazione con l’Albo degli Architetti di Torino: i contenuti del progetto vincitore non sono ancora stati resi noti nel dettaglio, ma l’amministrazione Rostagno ha comunque voluto accelerare al massimo i tempi portando in votazione al Consiglio comunale del 27 settembre scorso una variante parziale al Piano regolatore studiata ad hoc.

Il vecchio Prg prevedeva infatti ancora una destinazione residenziale (e con volumetrie molto significative) per l’area delle vecchie elementari: la loro sostituzione una galleria commerciale e quattro piani di appartamenti era infatti parte del famigerato “Project Financing” che l’amministrazione Bertot aveva messo in piedi per ottenere la costruzione a costo zero del nuovo polo scolastico: poi, come noto, il project financing naufragò, la Giunta Bertot fece la stessa fine, l’ultimazione delle nuove scuole dovette essere pagata con fondi comunali mentre le vecchie scuole rimasero a pieno titolo nel patrimonio comunale.

Di qui le polemiche tra chi (in particolare la lista “Rivarolo Sostenibile’) voleva riconvertire ad altra destinazione i locali e chi (in Giunta) riteneva la cosa troppo oneroso finanziariamente e troppo difficile tecnicamente. “Il Comune ha già tante difficoltà a gestire il proprio patrimonio edilizio: meglio ridurlo, abbattendo le scuole per realizzare un parco urbano che dia respiro all’asse est-ovest della città”, la posizione dell’assessore all’urbanistica Francesco Diemoz.

Certo, anche l’abbattimento ha i suoi costi: vi sono stati applicati quasi tutti i 650mila euro dell’ultimo avanzo di amministrazione. Ora si punta a procedere in fretta, per finire magari prima delle elezioni di primavera.

Maurizio Vicario