“Sapete perchè siamo così in tanti, qui, oggi? Perchè a Rondissone si sta bene, si mangia bene, si vive tranquilli, c’è l’aria buona…”. Chissà se è proprio questa la ricetta, quella che ci ha snocciolato un arzillo signore ottantenne, che può spiegare un fenomeno singolare, e di cui a sorprendersi per primi sono stati gli amministratori comunali locali, il sindaco Miriam De Ros e gli assessori Claudia Ghignone e Maurizio Martin.

Con l’approssimarsi della festa patronale di San Luigi, hanno pensato di offrire un riconoscimento alle coppie sposate da 50 anni e più, trovandosi di fronte a una situazione del tutto inattesa: le coppie in questione, infatti, sono ben 70, un vero e proprio record su una popolazione di circa 1.800 abitanti.

L’Amministrazione comunale ha così inviato a casa di ogni coppia una lettera di invito e domenica pomeriggio moltissimi sposi hanno risposto all’appello del sindaco a ritrovarsi in piazza D’Annunzio, dove sono stati omaggiati con una rosa e una pergamena. Grande festa per i più longevi, Guglielmo Bertoldi e Lucia Guglielminetti, rispettivamente di 93 e 94 anni, che hanno ricordato 69 anni di matrimonio. A seguire, con 66 anni, Maria Rosa Cena e Francesco Actis Perinetti (è lui che ha sintetizzato la ricetta per un matrimonio longevo) e Regina Pavanello e Carlo Tosin; 65 anni insieme per Maddalena Caretto e Giacomo Ottino: Giacomo, detto “Nino”, vanta anche un primato “carnevalesco”, essendo stato il primo rondissonese a vestire i panni del Mulinè, la maschera tradizionale del centro del chivassese.