Sabato 25 gennaio al salone don Salvetti a Rosone nel Comune di Locana la compagnia “E.T. Esperimenti Teatrali” ha presentato “La salvezza a due passi“, uno spettacolo che ha riportato alla luce la tragica odissea del Colle Galisia, avvenuta nel novembre del 1944.
Sotto la regia di Mauro Stante, questo spettacolo, liberamente tratto dal libro ”A un passo dalla libertà” di Guido Novaria e Giampiero Paviolo, non si è limitato a raccontare una storia, ma ha fatto immergere i presenti in un capitolo drammatico del nostro passato.
Il Colle Galisia, situato al confine tra Italia e Francia, è stato testimone di un’epopea tra le più dolorose della Seconda Guerra Mondiale.
La piece teatrale racconta la storia di quarantuno giovani soldati di varia nazionalità che nel novembre 1944, l’ultimo inverno del Secondo Conflitto Mondiale, fuggiti dai campi di prigionia tedeschi e rimasti nascosti in Canavese, chiedono aiuto ai partigiani italiani per raggiungere la Francia, già riconquistata dagli alleati, dopo lo sbarco in Normandia.
La colonna arriva a Ceresole Reale: di qui inizia la salita a piedi verso il colle Galisia, posto a 3000 metri di altezza, fra le valli Orco e d’Isère, al confine italo-francese.
Il tempo è brutto, comincia a nevicare, più in alto c’è bufera e il tenente Vittorio dà l’ordine di partire ed incita gli inglesi.
Purtroppo, solo tre soldati si salvano, soccorsi da guide alpine locali, uno di questi, Gildo Blanchetti di Ceresole Reale, porta in salvo a spalle uno dei soldati.
Questa terribile traversata sui sentieri situati tra Italia e Francia, ricompresi nei Parchi Nazionali Gran Paradiso e Vanoise segna per sempre le esistenze dei soldati e dei soccorritori.
Attraverso le parole evocative degli attori, ogni spettatore ha avuto l’opportunità di rivivere quegli istanti di paura, sofferenza e, in alcuni casi, di eroica sopravvivenza.
Nello spettacolo ogni parola pronunciata dagli attori ha trasmesso l’intensità di chi ha vissuto quei momenti, rendendo la narrazione ancora più potente e toccante.
La compagnia Esperimenti Teatrali ha saputo infondere la profonda umanità di quei giovani soldati, rendendo palpabile il dolore, il dubbio e persino la disperazione che hanno dovuto affrontare.
Non è solo la storia di una traversata realmente accaduta, ma un racconto dell’animo umano messo a dura prova dalle circostanze.
La rappresentazione di sabato scorso non è stata solo un atto di intrattenimento, ma una vera e propria liturgia di memoria collettiva, dove il tempo sembra fermarsi per dare spazio ai ricordi e alle emozioni.
“Se non avete avuto modo di assistere a questa messa in scena, vi invitiamo a non perdere l’occasione di farlo in futuro” hanno commentato alcuni dei presenti, in un teatro gremito di pubblico.
“La salvezza a due passi” è un promemoria potente: il passato non deve essere dimenticato, e le storie di vita, anche se tragiche, meritano di essere raccontate e condivise.
Non sono mancati i ringraziamenti da parte della Pro Loco di Locana, organizzatrice dell’evento, presieduta da Laura Airale, all’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Mauro Noascone e dal consigliere Vincenzo Blanchetti, al Presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso Mauro Durbano, al Direttore produzione idroelettrica IREN ing. Nicola Brizzo, al sindaco del comune di Bairo Claudio Succio presenti tutti in sala e che hanno portato il loro pensiero e le loro considerazioni.
Il tempo può passare, ma la memoria di quanto accaduto più di ottant’anni fa deve rimanere viva, come avviene ogni anno il 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria istituita dall’ONU: un ricordo che il tempo non può cancellare.
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