Venne arrestato nel giugno 1839, insieme alla moglie Maria e ai loro figli, per aver tentato di evangelizzare i conterranei.

Indifferente alle innumerevoli torture, non rinnegò la fede. Morì in carcere, a causa delle percosse ricevute.

È stato canonizzato da San Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984, inserito nel gruppo dei 102 martiri coreani.