Secondo la tradizione Grato era un presbitero che collaborava con Eustasio, primo vescovo di Aosta (i due potrebbero essere di origine greca, e aver studiato nel cenobio eusebiano di Vercelli). Fu quasi certamente il presbitero che, dichiarandosi inviato di Eustasio, firmò la lettera del Concilio Provinciale di Milano inviata a papa Leone Magno, in occasione della soluzione alla disputa sul problema delle due nature in Cristo. Alla morte di Eustasio, gli subentrò quale vescovo di Aosta. L’iconografia lo rappresenta con le insegne episcopali, spesso anche nell’atto di far precipitare la grandine in un pozzo o di calmare gli elementi naturali scatenati: per tali motivi è tradizionalmentemente molto venerato nelle nostre campagne.