Fu presunto vescovo di Spoleto, ucciso durante la persecuzione di Diocleziano per aver tentato di convertire i pagani umbri.

Le sue reliquie, però, subirono molte traversie.

È patrono della città di Ivrea.

Nel 954 era duca di Spoleto un tale Corrado, figlio del marchese di Ivrea, Berengario.

Quando nella città umbra scoppiò una grave pestilenza, Corrado fuggì nei possedimenti di suo padre e, per scampare alla morte, si portò le reliquie del santo.

Giunte a destinazione, le spoglie iniziarono ad essere fonte di miracoli e si meritarono così la venerazione da parte degli Eporediesi.