Discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell’apostolo Giovanni, è figura di primaria importanza nella storia della Chiesa.
Nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione al vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la persecuzione contro i cristiani.
Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell’intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta.
Nei suoi cinque libri contro le eresie traspare non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore.